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Territorio Ragusa. “Non si vive solo di piste ciclabili…”

Se i cittadini non potranno acquistare nemmeno la bici
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Smarrimento dell’amministrazione e del territorio, la situazione politica a Ragusa non lascia presagire nulla di buono: oggi domenica 22 maggio leggiamo che tutto sarà pronto per l’estate, che in fondo è ormai arrivata.
Sarà pronto il lungomare, saranno pronti i campetti di via delle Sirene, ma non la club house, sarà pronta la pista ciclabile da piazza Malta alla pre-riserva, ma non quella allargata del lungomare Bisani.
Ancora annunci, ma non sappiamo se i cittadini ragusani potranno godere di queste strutture, se avranno la possibilità economica di comprare la bici o la racchetta.
Per il resto, anche in città tempi lunghi, proroghe e rinvii dei tempi di consegna di opera importanti, nessuna notizia per la metroferrovia, per lo scalo merci, per la vallata Santa Domenica, per il City, per i parcheggi di Ibla, per la messa in sicurezza dei costoni rocciosi.
I cittadini potranno passeggiare verso il cimitero dal Santuario delle Grazie, o verso le latomie di Cava Gonfalone dal G. B. Odierna, ma nulla si sa del progetto per il polo fieristico, per la villa Moltisanti, per la vallata Santa Domenica, per i quali sono a disposizione 20 milioni di euro.
Dovevano avere inizio i lavori, in parte inutili, per la riqualificazione di via Roma, prima dopo le feste natalizie, poi a febbraio, poi a marzo, è passato anche il mese di aprile e tutto è fermo.
Anche per il City si dovrà aspettare la fine di agosto.
Per non parlare di piano regolatore e di centri storici, nel più totale abbandono.
Su tutto aleggia l’assenza del benché minimo programma di sviluppo economico, nessuna programmazione per il sociale in vista di tempi economicamente bui, nessun progetto culturale in grado di dare sostegno ad una società sempre più delusa che vede partire i propri figli verso il nord mentre gli amministratori si trastullano con i simposi per accertare l’autenticità discutibile di copie di quadri di dubbia provenienza.
Siamo cresciuti a pane e formaggio, d’ora in poi Caravaggio e stakeholders.
Territorio Ragusa esprime preoccupazione per una deriva che si ritiene inarrestabile e, forse irreversibile, auspica un cambio di passo del sindaco, affinché possa liberarsi degli elementi che frenano l’azione amministrativa, e una azione condivisa e concertata, con le altre forze politiche e le forze sociali della città, per venire incontro a quelle che saranno a breve le esigenze impellenti della collettività ragusana, da troppo tempo, ormai, priva di una adeguata guida politica per le potenzialità del territorio che non sono sfruttate.

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