Il ministero degli Esteri russo, ha annunciato oggi l’espulsione di un centinaio di funzionari dalle ambasciate di Spagna, Italia, Francia e Finlandia, in risposta, secondo Mosca, a quelli che ha definito “passi ostili” da parte dei ministeri degli esteri succitati nei confronti della Federazione russa. L’ambasciatore russo a Helsinki, ieri, ha protestato in relazione alla contromossa del governo finlandese di espellere due dipendenti dell’ambasciata russa a Helsinki nell’ambito della campagna sanzionatoria imposta dall’Unione europea. Il Cremlino da parte sua ha replicato, uniformarsi al comportamento finlandese, decidendo a sua volta di espellere due dipendenti dell’ambasciata finlandese a Mosca. Nella carrellata di espulsioni oggi è toccato all’ambasciatore francese P. Levy , essere convocato al ministero degli Esteri russo per “la provocazione e la decisione ingiustificata delle autorità francesi” che hanno definito “non graditi” 41 dipendenti della diplomazia russa in territorio francese. Secondo Mosca, “questo passo provoca gravi danni alle relazioni russo-francesi e alla costruttiva cooperazione bilaterale”. La risposta russa non si è fatta attendere, dal momento che 34 funzionari delle istituzioni diplomatiche francesi sono stati invitati, a lasciare il suolo sovietico, entro due settimane. Lo stesso è toccato oggi all’ambasciatore spagnolo a Mosca, Marcos Gómez Martínez, dopo essere stato informato dell’espulsione di 27 dipendenti, in risposta all’espulsione del personale dalla diplomazia russa in Spagna. Stesso trattamento è toccato a 24 funzionari della diplomazia italiana a Mosca. Ancora prima dello scoppio delle ostilità tra Russia e Ucraina lo scorso febbraio, Mosca e le capitali delle potenze occidentali e altri paesi alleati della Nato, non hanno fatto altro che scambiarsi reciproche accuse dopo la tristemente nota aggressione russa all’Ucraina, che sta provocando da entrambe le parti un’ondata di espulsioni. Resta da capire fino a dove vorrà spingersi Putin, in questo disastroso conflitto che sta provocando migliaia di morti e la distruzione di una parte del territorio ucraino, infrastrutture comprese. Mi pare di capire che l’intenzione finale di Putin sia quella di voler affamare il popolo ucraino, assediandolo, per costringerlo alla resa.
- 4 Novembre 2024 -