Modica, il sindaco ufficializza le proprie dimissioni

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Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha ufficializzato, nel corso di una conferenza stampa, le proprie dimissioni. Ha anticipato la fine del mandato elettorale di un anno per potersi candidare alle prossime regionali di ottobre (sembra con l’UDC). Nove anni di gestione sono state passate al setaccio da Abbate, con l’elencazione di quanto fatto insieme alle sue due  giunte. Da lunedì a gestire l’attività amministrativa sarà la giunta comunale capeggiata dal vice sindaco, Saro Viola. L’esecutivo resterà in carica fino all’insediamento del Commissario che sarà nominato dall’assessore regionale agli enti locali, mentre il consiglio comunale rimarrà fino alla conclusione della legislatura.

Abbate ha spaziato in ogni settore nel corso della conferenza stampa ed ha annunciato, parlando di ecologia, che a giorni Modica sarà dichiarata “Città Plastic Free”: ha chiarito per ultimo i temi del bilancio e della carenza di personale al quale ha puntualmente pagato gli stipendi ed estinto anche il conto degli arretrati. “Con 270 dipendenti abbiamo svolto lo stesso lavoro – ha detto – di quando l’organico era formato da 700 e anche mille unità. Riguardo al bilancio all’inizio la somma da ripianare per il disavanzo del piano di riequilibrio era di 24 milioni di euro, oggi è di solo 3 milioni e 700 mila euro. Nessun ente, compreso Scicli, vanta più crediti nei nostri confronti. Ci siamo ritrovati mutui e rate di mutui contratti negli anni passati e non pagati: noi abbiamo versato 21 milioni di euro. L’anticipazione di liquidità ottenuta dall’ex sindaco Buscema  per 54 milioni di euro: abbiamo ad oggi  restituito 14 milioni. L’Enel doveva avere 21 milioni di euro. Grazie ad una transazione chiusa a 16 milioni abbiamo estinto il debito. Ci hanno rimproverato per la scopertura finanziaria con la banca – ha proseguito Abbate -.  Oggi il Comune ha chiesto una scopertura all’Unicredit di 2 milioni circa, scopertura prefissata nel piano di riequilibro, e con essa abbiamo pagato tutte le indennità ai dipendenti e alle partecipate. Oggi nessuno deve ricevere un solo centesimo. Insomma – ha concluso – chi amministrerà la città dopo di me lo potrà fare in scioltezza, molto più di quanto non abbia potuto fare io dopo aver ripianato le situazioni critiche del passato ed aver rimodulato il delicato piano di riequilibrio”.

L’opposizione, chiaramente, va in controtendenza: “In materia di bilancio, in nove anni l’amministrazione Abbate non è riuscita a far uscire il Comune di Modica dallo stato di ente strutturalmente deficitario – spiega Ezio Castrusini, segretario del PD – con tutte le conseguenze che ne derivano tra le quali, ricordiamo, l’impossibilità di assumere dirigenti o intervenire su settori con carenze di personale come, ad esempio, il corpo di Polizia Municipale. Abbate proclama di aver lasciato i conti in ordine: sarà il commissionario straordinario a dover sollevare i tappeti e far riemergere la drammatica realtà debitoria che il sindaco uscente ha incrementato e occultato.

Sul piano delle opere pubbliche si registra lo zero assoluto o quasi: poche le opere pubbliche progettate dalle precedenti amministrazioni che sono state portate a compimento e nessuna nuova grande opera pubblica degna di tal nome progettata. Le edicole cimiteriali private rimangono ancora transennate e inibite ai parenti dei defunti, il polo commerciale attende ancora dopo nove anni di essere completato e così come il contratto di quartiere dimenticato in qualche ammuffito cassetto”.

 

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