
“Uno dei motori trainanti della nostra economia, il comparto zootecnico, è stato messo in condizione di non riuscire più a compiere un solo passo in avanti. Produce in perdita e gli allevatori, oltre a decidere di macellare le proprie bestie, perché sono solo costi da abbattere, hanno cominciato a licenziare i propri dipendenti. Una situazione assurda, denunciata dalle organizzazioni di categoria, che deve subito prevedere una presa di posizione della politica che non può girarsi dall’altra parte e che non può fare finta di non vedere questo stravolgimento di uno dei tessuti produttivi un tempo più performanti del nostro territorio”. Lo dice Andrea La Rosa, presidente provinciale Mpsi e candidato alle prossime regionali con Prima L’Italia. “I numeri di cui ho preso atto in questi ultimi giorni – continua La Rosa – raccontano di un comparto devastato, che ha più spese che ricavi, che non sa più quali accorgimenti adottare per cercare di portare avanti un discorso ormai semplicemente legato alla sopravvivenza visto che produrre in perdita, con i costi delle materie prime aumentate in maniera esorbitante, non ha senso. Ho appurato che in molti conoscono la problematica ma da Palermo hanno fatto veramente poco. Spero che l’assessore Scilla si attivi, spero che il presidente Musumeci capisca che è necessario fare sedere attorno a un tavolo tutti gli attori della filiera per definire un accordo vantaggioso. Servono fatti concreti e politiche di sostegno reale. Altrimenti non si andrà da nessuna parte e la provincia di Ragusa perderà un altro tassello del proprio mosaico produttivo. E questo nessuno lo può consentire”.
4 commenti su “Allevatori iblei in ginocchio. La Rosa: “Politica faccia qualcosa””
A Firenze, anni fa, hanno creato il ” giglio magico “, in provincia, sempre anni fa, hanno creato il ” cerchio magico “.
Semplice.
I fornitori, che sono pochi e sono i soliti noti, fanno forniture a credito documentate, poi intraprenderendono l’azione di recupero crediti e, in un solo colpo, si trovano in mano dall’ A alla Z attraverso le aste.
Peccato che esiste un collegamento forte fra loro e gli attuali politici che hanno tutto l’interesse di ” far fallire ” le aziende agricole che si occupano di allevamenti, siano essi da latte che da carne.
Solo così il ” cerchio magico ” si chiude.
Attenzione si va dell’importazione dei cereali, si prosegue con la produzione del mangime, si commercializza il latte ed i suoi derivati, si macellano i bovini da carne e si commercializza la stessa dopo una prima lavorazione.
Non scappa nulla, forse nemmeno il letame.
Tutto sempre di più nelle mani di pochi.
Non resta che rassegnarsi e cercare di abituarsi a ” fare la fame “.
@ Oligopolio:
Tutti allineati e coperti, oppure non hanno capito?
Chi dovrebbe alzare la “coperta di terrore” fa finta di non sapere ?
O è terrorizzati di cosa potrebbe succedergli se apre bocca e parla ( o scrive)?
Un pugno di oligarchi ha messo le mani sul territorio, occupando tutti i settori produttivi e non..
Modica come Mosca?
Tutti sanno chi sono gli oligarchi, e come si muovono, ma nessuno protesta ed apre bocca..
La stampa ignora ho fa finta?
Forse sono consapevoli a cosa vanno incontro, pertanto tutti zitti..
@ Oligopolio e Terrorista:
Allo scopo di “punirne 1 per educarne 100” ( 2 in questo caso ) il sindaco di Modica a presentato querela contro 2 giornalisti.
Pare che in questo modo si stia cercando di “intimidire” chiunque si permetta di divulgare fatti e misfatti delle amministrazioni Abbate.