
Oggi 8 aprile si celebra la Giornata internazionale del popolo zingaro, una data istituita per commemorare il giorno del primo Congresso mondiale Rom-Gypsy nel 1971 nella città di Londra. Attualmente, questa comunità lotta per essere riconosciuta come membro della società e continua a subire discriminazioni. Ci piacerebbe sapere il perché. Nel mondo, questa celebrazione sta guadagnando ogni giorno più notorietà, soprattutto in Spagna, Grecia, Romania e Francia, dove principalmente risiede il popolo zingaro. Attualmente, i Rom lottano per il loro riconoscimento come parte della società mondiale, contro l’antiziganismo, una forma specifica di razzismo strutturale e sistematico. Uno sforzo, il loro, per rendere visibile il rifiuto e la persecuzione che hanno subito nel corso della storia, quando i loro predecessori hanno lasciato l’India per l’Occidente e hanno viaggiato attraverso l’Afghanistan, l’Iran, l’Armenia e la Turchia. I rom hanno pure una bandiera, istituita 40 anni fa assieme all’inno del popolo gitano. La bandiera verde e blu con una ruota rossa al centro simboleggia il cielo, la campagna e il percorso che questi nomadi hanno intrapreso dall’India durante l’invasione islamica nel IX secolo. L’inno, manco a dirlo è intitolato Gelem, gelem, (ho camminato, ho camminato) e, altro ancora.., è stato composto dal musicista rom serbo Žarko Jovanović, i cui testi sono in memoria dei rom vittime del nazismo.