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Brasile. Crudeltà e record transfemminicidi nel mondo

Tempo di lettura: 2 minuti

Evidentemente in Brasile i trans sono malvisti dal momento che il paese continua ad essere il più pericoloso per questo tipo di umanità, in quanto è stato il primo a segnalare il maggior numero di trans femminicidi in un anno per la tredicesima volta consecutiva, secondo il rapporto dell’organizzazione Transgender Europe. Il 70 per cento di tutti gli omicidi registrati è avvenuto in Sud e Centro America, con il 33 per cento in Brasile, seguito dal Messico con 65, e Stati Uniti con 53. Dal canto suo,  l’Associazione nazionale dei travestiti e transessuali del Brasile ha segnalato 175 trans femminicidi nel solo 2020 e ne ha mappati altri 80 nella prima metà del 2021. Il rapporto dell’organizzazione europea da quando ha iniziato nel 2008 a pubblicare queste statistiche, ha mostrato che il numero di omicidi di donne transessuali e travestiti nel mondo tra il 1 ottobre 2020 e il 30 settembre 2021 è salito a 375, il più alto degli ultimi 13 anni. I dati offerti mostrano che l’80 per cento dei casi è stato classificato come crudele, in quanto queste persone sono state rinvenute,  carbonizzate,  lapidate e decapitate. Il report, inoltre indica che il trans femminicidio nel Paese centro americano si interseca con le categorie di classe e razza. Un crimine invisibile in quanto le analisi condotte hanno mostrato che solo 15 stati e il Distretto Federale hanno riportato le cifre dei delitti di omofobia e transfobia, 10 stati hanno affermato che i loro sistemi non eleborano statistiche per questi crimini, mentre lo stato di Santa Catarina ha fornito una risposta evasiva. Mentre la psicologa e attivista trans nera, Gilmara Cunha, ha riferito che la donna trans nera non è affatto accettata nelle favelas dove la vulnerabilità risulta ancora maggiore. “La favela – ha detto – è uno spazio in cui vige il maschilismo esasperato, transfobia e pregiudizio. Se poi il numero di donne transessuali morte nelle favelas, controllate dalla droga, non può essere quantificato con precisione, è ancora peggio”, ha osservato in conclusione la psicologa. L’ultimo dato presentato dall’organizzazione Transgender Europe conferma che tra gennaio 2008 e settembre 2021 sono state sepolte almeno 4.042 persone trans e di altri generi.

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