
Week end di sangue dopo gli scontri armati succedutisi nelle ultime 48 ore in Ecuador che hanno provocato 8 morti e 11 feriti, trovati disseminati lungo i marciapiedi della città litoranea di Guayaquil. Sono almeno 121 i morti dall’inizio dell’anno, dopo le sparatorie avvenute nelle strade della città portuale, la seconda per dimensione della nazione nord americana. Il governo dello stato di Guayas ha annunciato che squadre di Polizia e delle Forze Armate stanno setacciando l’area di Playita del Guasmo, nel sud della città, nel tentativo, spesso non riuscito, di individuare i responsabili delle sparatorie. La polizia ha riferito che i feriti ricoverati negli ospedali della zona sono sotto protezione, temendo l’irruzione in ospedale di bande rivali determinate a concludere l’opera sanguinaria. I crimini di questo tipo in Ecuador, sono quasi raddoppiati, rispetto ai 76 del 2021, se rapportati ai primi 21 giorni del 2022. Il controllo del territorio finalizzato al traffico e spaccio di droga è la motivazione principale della mattanza che si sta consumando nella popolosa città a vocazione turistica, attraversata dall’Equatore.