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Tutelare aziende sequestrate per mafia garantendo i livelli occupazionali

La CGIL incontra il Prefetto di Ragusa e annuncia altri confronti
Tempo di lettura: 2 minuti

Il sostegno alle aziende sequestrate per mafia per riportarle in un ambito di legalità tutelando i livelli occupazionali è l’oggetto dell’ incontro, che si è svolto giovedì 20 gennaio richiesto dal segretario generale della CGIL di Ragusa, Peppe Scifo, con il Prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri.
L’oggetto della discussione è stato la continuazione della produttività e la salvaguardia dei livelli occupazionali anche attraverso l’attivazione degli ammortizzatori sociali previsti per le aziende sequestrate alla criminalità organizzata.
All’incontro hanno partecipato il Capo di Gabinetto della Prefettura di Ragusa Dott. Ferdinando Trombadore il direttore dell’Inps Dott. Vincenzo Floccari, l’Amministrazione Giudiziaria della MP Trade rappresentata dal Dott. Luciano Modica e dal Dott. Salvo Formica.
Il Tavolo è stato convocato, dunque, per le problematiche relativamente al proseguo dell’attività produttiva della MP Trade di Vittoria, azienda posta sotto sequestro preventivo nel maggio 2017 emessa dal Tribunale di Catania sezione Misure di Prevenzione.
“Il tavolo” afferma il segretario generale Peppe Scifo è stato utile in quanto abbiamo constatato la massima disponibilità del Prefetto a sostenere i processi di legalità che interessano le aziende sequestrate affinchè si possa mantenere l’occupazione ed infine la restituzione delle aziende in modo attive al sistema economico legale”.
Negli ultimi anni, peraltro, la CGIL di Ragusa è impegnata nel percorso di sostegno alle aziende sequestrate per mafia nel territorio ragusano nella piena consapevolezza che le misure preventive adottate dagli organi competenti rappresentano da sempre uno dei segni più concreti della presenza dello Stato nella lotta alla mafia. L’esperienza di questi anni ha purtroppo riportato il dato prevalente della chiusura delle aziende poste in amministrazione giudiziaria per la concausa di diversi fattori che spesso non consentono il proseguo delle attività produttive, con la conseguente perdita dei posti di lavoro.
“Nel territorio di Vittoria la CGIL, si legge nella nota del segretario generale Peppe Scifo, ha sostenuto, assieme ai lavoratori, il percorso di traghettamento delle aziende sequestrate alla mafia verso l’economia legale per la salvaguardia dei posti di lavoro, ma soprattutto per l’affermazione del principio che la legalità è l’unica strada per affermare il lavoro come strumento di emancipazione e non di sottomissione ai poteri criminali.
Dal 2017 abbiamo seguiamo i lavoratori assunti alla MP Trade, azienda che opera nella produzione di imballaggi destinati all’ortofrutta, sostenendo l’azione di continuità produttiva portata avanti dall’amministrazione giudiziaria in un percorso non privo di ostacoli ma determinato nell’obiettivo della salvaguardia dei posti di lavoro e l’affermazione della legalità in un territorio particolarmente sensibile alle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico primario.”
Lo scorso 27 dicembre l’azienda ha convocato la CGIL di Ragusa, per comunicare un nuovo elemento di criticità determinato da fattori esterni all’attività produttiva. In una relazione consegnata al Prefetto di Ragusa, redatta dall’amministrazione giudiziaria viene illustrata l’attuale fase di crisi intercorsa a seguito della mancata fornitura di materie prime a seguito della decisione unilaterale da parte di una azienda multinazionale, la International Paper società multinazionale americana, che ha scelto di non collaborare con la MP Trade nel percorso di prosecuzione dell’attività produttiva.
Questo ultimo aspetto rischia in modo irreversibile di far cessare l’attività con la conseguente perdita di tutti i posti di lavoro. “Siamo determinati a portare avanti questa vertenza a partire dal coinvolgimento dei livelli regionali e nazionali della CGIL, annuncia Peppe Scifo, per salvare i posti di lavoro e l’attività produttiva. Dopo il coinvolgimento proficuo del Prefetto di Ragusa ci rivolgeremo al Presidente della Commissione Regionale Antimafia On. Claudio Fava affinché ci sia il supporto delle Istituzioni regionali, parlamentari e di Governo, in questa battaglia fondamentale in un territorio strategico per lo sviluppo economico e sociale dell’intera Sicilia caratterizzato da un tessuto economico vivace ma spesso vittima delle pressioni dell’economia illegale, non solo mafiosa.
Da anni il tema delle c.d. agromafie è all’ordine del giorno nelle attività di repressione da parte degli organi preposti, basta leggere i rapporti annuali del DIA. E’ ora che i soggetti economici, le aziende, soprattutto le grandi imprese, diano un contributo concreto facendo chiare scelte di campo.”
Dopo circa 4 anni di attività sotto l’amministrazione giudiziaria, nelle tante difficoltà, l’azienda ha mantenuto la produzione garantendo i posti di lavoro nel pieno rispetto della regolarità determinando di fatto un’esperienza importante e pilota per tutto il territorio.

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