
Pochi passi in avanti. Eppure, il tema infrastrutturale dovrebbe essere la priorità nell’agenda dei nostri governi, regionale e nazionale. Ad esempio, dopo i botti di fine anno sulla Ragusa-Catania, sono già trascorsi dieci giorni e non se ne parla più. Che cosa è accaduto? Quali saranno i reali riscontri delle varie prese di posizione a cui abbiamo assistito? Davvero rischiamo che tutto, ancora una volta, si congeli?”.
Lo afferma la segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, a proposito del quadro complessivo di uno sviluppo che dovrebbe riguardare tutto il territorio. “Da tempo – aggiunge Carasi – chiediamo la creazione di una cabina di regia proprio perché possa occuparsi di affrontare, con la massima autorevolezza, questo e altri argomenti, questioni rimaste in sospeso e che, però, sono di cruciale importanza per la crescita. C’è da gestire nella maniera migliore l’arrivo dei fondi del Pnrr; c’è, soprattutto, da creare una visione futura per la provincia di Ragusa. Un impegno che potrebbe sembrare improbo e che, però, tutti i soggetti titolati a farlo sono chiamati ad affrontare sfruttando al meglio le proprie competenze. Ci sono numerose questioni su cui ragionare. Ma possiamo farlo tutti assieme solo se saremo nella condizione di potere sviluppare in maniera efficace queste elaborazioni concettuali. Al momento, ognuno va avanti da sé. Ci sono numerosi battitori liberi, qualche solista, e poco, ci sembra, spirito di gruppo. Come Cisl sosteniamo che soltanto uniti si potrà davvero puntare a ottenere qualcosa di importante e duraturo per la provincia di Ragusa. Ma dobbiamo cominciare a farlo adesso. Dopo, potrebbe essere già troppo tardi”.