Cordiale incontro a Roma tra il presidente nazionale Confcommercio, Carlo Sangalli, e il presidente regionale Gianluca Manenti. L’occasione è stata data dall’assemblea per l’approvazione dei bilanci di previsione e consuntivo. Un appuntamento che, dopo l’approvazione degli strumenti finanziari, ha consentito a Manenti di tracciare una disamina sulla situazione economica siciliana in cui sono state messe in evidenza quali sono le problematiche del comparto dei servizi e le prospettive legate all’orizzonte di speranza targato 2022.
“Il 2021 – afferma il presidente regionale – è stato l’anno dell’intermezzo, sospeso tra paura e speranze, tra ripresa e ricadute. Il 2022, dopo quasi due anni di pandemia, dovrà essere quello del superamento dell’emergenza, del ripensamento del fare impresa. E’ stato chiarito che si prevede uno scenario in crescita del Pil anche se le stime si sono ridotte di almeno mezzo punto dopo il peggioramento complessivo del quadro sanitario. E poi dicembre si conferma il mese più importante dell’anno per i consumi. Il Natale del 2021 torna ad essere un Natale quasi normale. La spesa media per famiglia, in Sicilia, sarà di circa 1.200 euro, ancora inferiore di una decina di punti rispetto al 2019. Ma comunque in netta risalita se lo paragoniamo allo scorso anno. Anche perché, in Sicilia più che altrove, le famiglie risentono il riemergere dell’inflazione. E, dunque, è necessario correre ai ripari”.
Manenti sottolinea poi come grande sia la responsabilità da parte di Confcommercio Sicilia di rappresentare il 35% del Pil dell’intera isola. E come sia indispensabile affrontare le grandi scelte, come chiesto dal presidente Sangalli, con piglio deciso. Scelte come quella della transizione digitale e ambientale “rispetto a cui – ha sottolineato il presidente regionale – i passi da compiere, in confronto al resto del Paese, sono molto più numerosi. Paghiamo lo scotto delle diseguaglianze. Ma nutriamo grande fiducia sul corretto utilizzo dei fondi del Pnrr. Solo così possiamo ambire a fare diventare le ombre, che ancora ci sono e che minano la crescita del comparto, sempre più luci”. Sangalli ha assicurato a Manenti il pieno sostegno del sistema nazionale affermando che “stiamo andando incontro a una stagione eccezionale, con risorse disponibili per cercare di risollevarci da uno stato di torpore che nessuno di noi poteva pensare essere così lungo. E le nostre imprese sono quelle che, più di tutte le altre, hanno pagato l’adozione di scelte straordinarie e che ci hanno fortemente penalizzato”.