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Confcommercio. Cala indicatore disagio sociale negli iblei

“L’inflazione continua a preoccupare”
Tempo di lettura: 2 minuti

L’indicatore del disagio sociale, che Confcommercio diffonde mensilmente, registra un lieve calo in provincia di Ragusa rispetto al dato di agosto, passando da 16,8 a 16,7, restando però su un livello elevato rispetto alle rilevazioni precedenti. Il motivo principale di “preoccupazione”, infatti, è l’inflazione che è passata in pochi mesi da una situazione di stallo ad una crescita vicina al 3% che se, in un primo momento, era stata spinta essenzialmente dai prodotti energetici, si è poi allargata ad un paniere più ampio di beni e servizi colpendo il potere d’acquisto delle famiglie e impattando anche sull’occupazione.
“Dopo alcuni mesi di sospensione – chiarisce il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – è ripresa la pubblicazione del Misery Index Confcommercio, sinteticamente Mic, calcolato, però, in questa fase, solo sulla base della disoccupazione ufficiale, delle persone effettivamente in Cig e della variazione percentuale dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto. Al di là delle criticità che interessano la componente relativa all’occupazione (nei prossimi mesi si potrebbe addirittura assistere a un ritorno significativo di popolazione sul mercato del lavoro con una presumibile crescita della disoccupazione), a preoccupare è la risalita dell’inflazione. In pochi mesi si è passati da una situazione di deflazione ad una crescita prossima al 3%. Il fenomeno, inizialmente guidato dagli energetici, comincia ad interessare un insieme sempre più ampio di beni e servizi. La durata e l’intensità del fenomeno, oggetto di ampio dibattito, potrebbero comprimere in misura significativa i redditi e limitare le capacità di ripresa del sistema e il recupero dell’occupazione anche sul nostro territorio provinciale. Per questo lanciamo un allarme affinché si presti attenzione a queste dinamiche che rischiano di frenare l’effetto della ripartenza. E la provincia di Ragusa, in questa delicata fase, non ha proprio bisogno di dovere fare i conti con situazioni difficili del genere”.

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