
“La valorizzazione e la tutela dei prodotti caseari sono aspetti importanti della filiera zootecnica e sono contento che si svolgano iniziative come “Progetto Fattoria” che puntano su produzioni d’eccellenza, ma non è tutto rosa e fiori”. Lo ha dichiarato questa mattina l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico e segretario alla Presidenza dell’ARS, intervenendo al convegno di chiusura del progetto di valorizzazione del Ragusano DOP e dei prodotti biologici lattiero-caseari, “ATS Progetto Fattoria” appunto, svoltosi questa mattina a Ragusa.
“Purtroppo, mentre ci si impegna per la valorizzazione del formaggio Ragusano DOP e di altri prodotti garantiti da un marchio di qualità – ha aggiunto il parlamentare dem nel suo intervento – i produttori soffrono e rischiano di finire gambe all’aria perché i costi di produzione sono sempre più alti, con un rincaro delle materie prime, dei costi energetici e dei foraggi, e rispetto a tutto ciò il prezzo del latte è troppo basso mentre la concorrenza estera è aggressiva.
Se non si interviene in modo radicale e strutturale, l’agricoltura e la zootecnia della provincia di Ragusa, che rappresentano la massima parte del settore nell’Isola, rischiano di morire.
Su questo il Governo regionale ha delle responsabilità innegabili: si sono persi quattro anni per gli aiuti alle imprese e per il benessere animale, e mi auguro che nello scorcio di legislatura che rimane si muova qualcosa”.
L’on. Dipasquale ha poi ringraziato Coldiretti “per i primi importanti risultati ottenuti a livello nazionale, cioè la stipula del cosiddetto “accordo salva stalle”, siglato dai rappresentanti dell’intera filiera, con il quale è stata accolta la proposta per un aumento di 4 centesimi del prezzo minimo del latte senza impatti sui consumatori, impegnando la Grande Distribuzione Organizzata a valorizzare e incrementare gli acquisti di latte UHT, latte fresco, yogurt e formaggi freschi e semi stagionati, tutti da latte 100% italiano, riconoscendo un premio “emergenza stalle”. Adesso, però – ha concluso – in Sicilia dobbiamo vigilare sul rispetto di tale accordo e stimolare il Governo regionale a uscire dalla letargia sulle politiche agricole”.