
Nicaragua chiamato alle urne domenica 7 novembre tra una ridda di contestazioni popolari. Vi partecipano sei partiti politici, il Fronte sandinista di liberazione nazionale (FSLN) e cinque partiti di opposizione: Liberal Constitucional, Camino Cristiano Nicaraguense, Alianza Liberal Nicaraguense, Alianza por la Republica e Liberal Independiente. I sondaggi indicano che il 55% dell’elettorato sarebbe favorevole all’FSLN del presidente sandinista Daniel Ortega che in caso di vittoria alle politiche di dopodomani sarebbe alla terzo mandato consecutivo. Chiamati al voto circa 4,3 milioni di elettori. La tensione nel paese riguarda la legge approvata dalla maggioranza del Parlamento che prevede di sbattere il galera tutti gli oppositori che la pensano diversamente da Ortega nella gestione del paese. Un malcontento crescente nella nazione, tant’è che molti dei suoi sostenitori politici, da tempo lo hanno abbandonato, dopo averne contestato l’operato dittatoriale.