
In una conferenza stampa, il 2021 doveva essere l’anno dei cantieri, a Ragusa. Se ne sono visti pochini.
Il mese di ottobre doveva essere, secondo le dichiarazioni dell’amministrazione, quello della conclusione dei lavori in piazza del Popolo, possibilmente con la consegna del restauro della Stele all’Unità d’Italia, in coincidenza con le commemorazioni di inizio novembre.
Entro il mese era anche prevista la posa del tappetino di erba sintetica nella rotatoria di contrada Mugno, per completare l’opera.
Siamo arrivati al giorno 31 e non c’è ombra delle consegne previste. La denuncia del Capogruppo Pd Mario Chiavola.
A questo punto è lecito domandarsi se sono gli amministratori che prendono in giro i cittadini con annunci farlocchi oppure gli amministratori sono in mano di imprese spregiudicate che se ne sbattono dei tempi di consegna, peraltro in un contesto strano fatto di appalti che vanno a finire quasi sempre a ditte di fuori provincia, si mormora con la regia di un faccendiere che coordinerebbe appalti e subappalti, naturalmente, manco a dirlo, nella piena legalità e legittimità.
Ma il territorio comunale è ormai una enorme sala di attesa per i cittadini che aspettano, da tempo: non c’è modo di riordinare le priorità, in quanto si è perso il conto.
Nulla si muove anche per le cose più semplici, ennesima consegna dei lavori in pompa magna, per le opere di connessione della metroferrovia, 120 giorni il tempo previsto, ma non c’è ombra di maestranze sul posto
Nulla si muove per la metroferrovia, nulla per l’area dell’ex scalo merci nonostante l’avvenuta consegna del masterplan.
La vallata Santa Domenica, (cooperativa o non cooperativa NdR) non si apre alla pubblica fruizione, stessa sorte per il parcheggio di San Paolo.
Le ultime notizie per il parcheggio pluripiano di via Peschiera, a Ibla, davano la pratica per un rinnovato parere richiesto, al Genio Civile: considerato quello che si è ascoltato in consiglio comunale a proposito dei tempi di esitazione delle pratiche al genio Civile, è lecito pensare che siamo nelle grinfie di un altro mostro regionale, come pare stia accadendo per il Giardino degli Angeli.
Della stessa famiglia della Soprintendenza che ancora si trastulla con i lavori per il nuovo Museo Archelogico e con quelli dell’allestimento museale relativo.
A livello di barzalletta la scala di emergenza del Museo di via Natalelli, imperscrutabili le preparazioni per i lavori sulla ex biblioteca.
Tutto fermo a Marina di Ragusa per i lavori di riqualificazione del lungomare Andrea Doria, ci si diverte fra piste ciclabili sentieri antichi da ripristinare, dopo quelli che dal Carmine portano a San Paolo e quello che dal santuario della Madonna delle Grazie porta al cimitero centrale, stiamo attrezzando quello che dal G.B. Odierna ci porterà a cava Gonfalone, tutte arterie pedonali di grandi flussi.
Che il signore ce la mandi buona.