
Sui danni alle strade provocati dai lavori per la posa della fibra ottica, nei giorni scorsi c’è stato un incontro tra l’Amministrazione comunale e due ditte che si stanno occupando delle opere, le quali hanno dato disponibilità affinché i lavori di ripristino, definiti “ .. costi aggiuntivi ..” per le imprese, si potessero compensare con “ .. uno sgravio sulla tassa di occupazione del suolo pubblico ..”.
“Tutto ciò necessita di maggiori spiegazioni – precisa Vito D’Antona di Sinistra Italiana -. L’unica convenzione che conosciamo relativa “ .. alla realizzazione di infrastrutture e reti dati ad alta velocità per la posa in opera della fibra ottica nonché l’utilizzazione di infrastrutture esistenti .. “ risulterebbe essere quella approvata recentemente con delibera di Giunta Comunale.
Tale convenzione prevede all’art. 11 che la ditta concessionaria “ .. si impegna ad eseguire i lavori a perfetta regola d’arte ..” e “ .. ad effettuare i ripristini stradali in conformità a quanto previsto dal Decreto Scavi. .. ” ed all’art. 15 che la ditta è “ .. espressamente esentata dal pagamento di ulteriori canoni ed oneri di qualsivoglia natura a favore del Comune ..”.
Allora il sindaco dica in primo luogo ai cittadini se esiste un’altra convenzione e quando è stata eventualmente stipulata sullo stesso tipo di lavori relativi al passaggio della fibra ottica.
Se, come pare, invece, non vi sono altre convenzioni, e ci si riferisce a quella approvata, perché allora il ripristino del manto stradale viene considerato un costo aggiuntivo, quando risulta invece essere tra gli impegni della ditta e cosa bisogna compensare quando già la ditta è esentata da qualsiasi canone, compresa sicuramente anche la tassa per l’occupazione del suolo pubblico?
Riteniamo – conclude D’Antona – che su una argomento così delicato, come una concessione che avrà la durata di vent’anni, si debba fare il massimo della chiarezza.
Proponiamo, pertanto, che i consiglieri di minoranza, facendosi interpreti di una esigenza di trasparenza, chiedano una discussione in Consiglio Comunale”.












