“Intervenendo alla Festa regionale dell’Unità, che si sta svolgendo a Marina di Ragusa, il sindaco ha affermato che non tutto quello che rilevano le opposizioni è da buttare. Ma è il tipico esempio di chi predica bene e razzola malissimo. Fermandoci alle recenti vicende che interessano Punta Braccetto e alle autorizzazioni per un’area da destinare a parcheggio, il sindaco Cassì se ne esce con una breve nota definita di chiarimento sulla vicenda, nota finalizzata a derubricare come tardivo l’esposto di Legambiente alla Procura”.
E’ quanto afferma Sergio Firrincieli, capogruppo del Movimento Cinque Stelle al Consiglio comunale di Ragusa che aggiunge: “Ma il sindaco non chiarisce i termini dell’accordo, più volte annunciato tramite stampa, con il privato, per il parcheggio, cosa di cui, ora non si parla. Il fatto è che il sindaco si ostina a non rispondere alle opposizioni, non controlla i suoi collaboratori e gli assessori che rilasciano dichiarazioni e foto ai giornali, dimostrando di non sapere di cosa parlano. Ormai, a fine stagione, è inutile fare polemica, è di tutta evidenza che l’amministrazione ha affrontato molto tardi la questione di tutta la costa occidentale del comune di Ragusa e, inevitabilmente, l’ha affrontata malissimo. Con l’assessore, vantano contatti con i residenti, sopralluoghi, ma le situazioni mostrate prima di Ferragosto parlano da sole: se veramente si intravedesse qualcosa di buono fra i rilievi delle opposizioni non ci si limiterebbe a vantare interventi assai tardivi, vedi la chiusura al traffico del sentiero dei Canalotti, oggetto di una ordinanza del 2020, sarebbe molto più onesto ammettere di avere ignorato le spiagge e le scogliere a ovest di Punta Braccetto, riproponendosi di metterle alla prima pagina dell’agenda per il prossimo anno”.
“Ogni ulteriore intervento sulla questione – conclude Firrincieli – è, ormai, inutile, come lo sarebbe una eventuale replica dell’amministrazione: è tutto rimandato alle prossime elezioni, saranno gli elettori a decidere se è meglio sognare gli ascensori orizzontali e obliqui e riscoprire vecchi sentieri, lasciando nel più totale abbandono intere porzioni del territorio comunale, come avviene, del resto, per le contrade e le periferie, del tutto fuori dalle attenzioni dei vari assessori”.