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I roghi negli Iblei e il ristoro per aziende e lavoratori locali

Carasi (Cisl): “L’Ebas eroga dei contributi a chi è stato colpito dagli incendi”
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Dopo i roghi che hanno devastato anche la provincia di Ragusa, distruggendo, di fatto, il parco di Calaforno, la segretaria generale dell’Ust Cisl Rg Sr, Vera Carasi, ricorda che l’Ebas, ente bilaterale regionale per l’artigianato, attraverso l’erogazione di contribuzioni economiche, ha deciso di accorrere in aiuto delle aziende del settore rimaste vittima dell’emergenza incendi. “E’ opportuno rammentare questa opportunità anche ai titolari delle aziende locali che sono state colpite dalle fiamme – precisa Carasi – visto che i roghi, non bastasse la pandemia, stanno mettendo in seria crisi non solo il comparto agricolo, ma anche le attività artigiane, indebolendo il sistema delle aziende locali”. L’ente, costituito dalle confederazioni delle imprese e dei sindacati di settore, ha stabilito di intervenire mettendo a disposizione alcune misure. Che arrivano dopo il soccorso offerto sul fronte della cassa integrazione. E fanno leva sul fondo regionale destinato a far fronte agli “eventi eccezionali”. “In pratica – precisa ancora Carasi – l’impresa che ha subito danni causati da un evento di forza maggiore qual è appunto un incendio, può ottenere dall’Ebas un contributo del 30% delle somme spese per risanare i danni materiali subiti, per un massimo di 5.000 euro. Inoltre, nel caso in cui il disastro abbia causato la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa, è previsto un contributo giornaliero per il lavoratore, di 30 euro, per un massimo di 30 giornate lavorative nell’arco di 12 mesi”. Per ottenere l’erogazione delle prestazioni a carico del fondo Ebas, i richiedenti “sono tenuti a presentare apposita domanda esclusivamente in modalità telematica tramite gli sportelli territoriali delle organizzazioni socie dell’ente”. Ecco perché viene rivolto un invito alle imprese artigiane e ai loro dipendenti interessati a prendere contatti con le sedi delle confederazioni e con gli sportelli per l’artigianato aperti in tutti i comuni da Cgil, Cisl e Uil.

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