Assolto Sandro Gasparini, 58 anni, che all’epoca dei fatti (2017) era il gestore del Mediterraneo Palace di Ragusa. Assoluzione con formula piena quella emessa dal Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Ragusa, Cingolani per i gravi reati di bancarotta fraudolenta e riciclaggio. Il processo si è celebrato col rito abbreviatoL’uomo era difeso dall’avvocata Carla Garrasi del Foro di Bologna. Il pubblico ministero, Marco Rota, aveva chiesto l’assoluzione per manzanza di prove. Assolto anche Giuseppe Musca, difeso dall’avvocato Filippo Furno del Foro di Bologna.
Il magistrato, nel suo dispositivo di sentenza, ha anche disposto dissequestro dei beni che il 17 marzo del 2017 erano stati oggetto di misura cautelare reale per un valore di due milioni di euro, e cioè terreni con estensione complessiva di quasi 8000 metri quadri, ritenuti provento del reato di bancarotta fraudolenta.
Gasparini e Musca erano accusati in concorso di bancarotta fraudolenta perchè avrebbero distratto il patrimonio della Mediterraneo Palace srl, in concordato preventivo, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori nella misura di oltre 6 milioni di euro. Nicola Musca (difeso dall’avvocato Cristina Di Paola), Giuseppe Ghiselli, Alicata e Midali (difesi avvocato Filippo Furno Foro di Bologna) erano imputati in concorso per altri sei capi di imputazione del delitto di riciclaggio per aver compiuto artificiose e ripetute operazioni societarie finalizzate a trasferire beni e utilità provenienti dal reato di bancarotta in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa. Anche loro sono stati assolti con formula piena.
Erano anche accusati di false comunicazioni sociali, reati che sono stati dichiarati prescritti. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2012 ed il 2015. In fase di indagini era già stata archiviata la posizione di Valentina Musca, come richiesto dall’avvocato Cristina Di Paola. Il commissario Giudiziale del concordato, Raffaele Arezzi si era costituito parte civile per i creditori con l’avvocato Fabrizio Cavallo.
Il 17 marzo di 4 anni l’allora rappresentante legale del Mediterraneo Palace, Sandro Gasperini, era finito ai domiciliari per bancarotta fraudolenta. Il provvedimento, scaturito dopo le indagini della guardia di finanza di Ragusa guidata dal comandante Claudio Solombrino, coordinate dal procuratore Carmelo Petralia, è stato eseguito a Bagnacavallo, a Ravenna, dove l’uomo vive. Alla base della misura cautelare l’inchiesta delle Fiamme Gialle da cui sarebbe emersa una rilevante distrazione di utilità e beni societari, per un ammontare complessivo di oltre 2.300.000 euro, attraverso raggiri contabili e sistematiche fittizie cessioni di quote, da contestuali e svalutazioni di partecipazioni societarie, da continui cambi di sede, da ripetute alternanze dei vertici delle imprese coinvolte, nonché dalla falsificazione dei libri e delle scritture contabili al fine di ritardare il più possibile gli effetti del fallimento, ormai inevitabile.
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