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Ragusa, cartella “pazza”. Tribunale la annulla

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Finalmente può tirare un sospiro di sollievo G.C., giovane ragusano che nel febbraio del 2020 si era visto notificare da Riscossione Sicilia S.p.A., su incarico del Comune di Ragusa, una cartella esattoriale dell’ importo di quasi 30.000 euro dovute a titolo di sanzioni amministrative per delle presunte violazioni del codice della strada.
In realtà quelle violazioni il ragazzo non le aveva mai commesse e, quindi, tramite il proprio legale di fiducia, l’ Avv. Michele Savarese del Foro di Ragusa (nella foto), si è rivolto al Tribunale di Ragusa che non solo gli ha dato ragione annullando il provvedimento impugnato, ma ha anche condannato il Comune e Riscossione Sicilia al pagamento delle spese legali quantificate in 3.000 euro.
“E’ l’ ennesimo caso – afferma l’ Avv. Savarese . di cartella pazza. Ogni anno migliaia di contribuenti ricevono notifiche di pagamento emessi da enti pubblici o da società di riscossione, palesemente nulle. Il problema è che questi atti se non vengono impugnati entro 60 giorni diventano definitivi, pertanto poiché nella maggior parte dei casi è inutile chiedere spiegazioni a chi li ha mandati, non rimane che rivolgersi al Giudice. Purtroppo il fenomeno delle cartelle pazze è molto comune e ovviamente determina un sentimento di sfiducia del cittadino nei confronti delle istituzioni.

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