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Piccoli azionisti della Bapr: interesse Commissione parlamentare

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Il Comitato Piccoli azionisti della Banca Agricola Popolare di Ragusa accoglie con favore e con grande speranza l’interessamento della Commissione parlamentare d’inchiesta sui servizi bancari e finanziari, presieduta dall’onorevole Carla Ruocco, rispetto all’annoso problema delle azioni emesse dall’istituto di credito siciliano.

É oramai dal 2017 che con costanza il Comitato ha intrapreso tutte le strade possibili per portare all’attenzione delle istituzioni il grave problema del blocco della liquidità delle azioni di Bapr. Un “sequestro” che da troppi anni pesa su intere famiglie, anziani, e piccoli risparmiatori, che durante anni sono stati convinti a comprare titoli perché “liquidabili in tre giorni”.

Il Comitato ha bussato alle porte del Mef, con un tavolo aperto nel 2018-2019; ha chiesto delucidazioni sulla normativa alla Commissione europea; è stato disponibile ad avviare un tavolo tecnico con l’istituto bancario, che si è dimostrato reticente alle richieste, non ha quasi mai adempiuto alle pronunce dell’Acf in favore dei risparmiatori, ha cercato in tutti i modi di prendere tempo, dichiarando disponibilità che nei fatti non ha prodotto una reale via d’uscita.

Nel frattempo sono trascorsi quattro anni. Sono tanti per persone che hanno investito interi capitali in prodotti di alto rischio senza che fossero al corrente di quello che stava succedendo, spesso senza avere gli strumenti per capire.
Sono tanti per un intero territorio che ha creduto in questa banca.

Confidiamo in questo ulteriore percorso a Roma. Che si faccia luce e chiarezza sul sistema di vendita che negli anni ha provocato questo mostro finanziario.

Ringraziamo il sottosegretario Giancarlo Cancelleri e la deputata regionale Stefania Campo, i quali si sono spesi in prima persona per avviare questa inchiesta parlamentare.
Ringraziamo la commissione tutta e il presidente Ruocco per il lavoro che si accingono a intraprendere, a partire dalla data del 29 giugno.

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6 commenti su “Piccoli azionisti della Bapr: interesse Commissione parlamentare”

  1. Italiano stanco.

    È possibile conoscere, in modo chiaro e trasparente, le motivazioni che hanno portato alla scelta di far quotare attualmente le azioni BAPR nel mercato Hi MTF invece della quotazione nella borsa italiana?
    C’è qualcuno in grado di dare una risposta.
    Grazie

  2. Italiano stanco.

    Semplice: si trasforma in S.p.A. e si chiede la quotazione in borsa.
    Potrebbero andarci di mezzo alcuni benefici, vedi utile di esercizio non destinato agli amministratori?
    In ogni caso ogni giorno di borsa aperta, alla chiamata del titolo, il socio azionista risparmiatore, o come lo si vuole definire, monetizza il suo investimento errata o non errato che sia stato, anche con ulteriore perdita, anziché la quasi totale impossibilità attuale di vendita.

  3. peraltro trovo assurdo che il piccolo azionista debba pagare su un “capitale immobilizzato” le tasse e le spese di tenuta dossier alla banca. Fino a quando non si svincolano, dovrebbe essere la banca ad accollarsi tali spese!

  4. AZIONISTA DANNEGGIATO

    Si tratta di una iniziativa pubblicitaria di Cancelleri e Campo per far credere che si possa fare qualcosa, ma è tempo perso, e lo dimostra il fatto che la stessa BdI, su sollecitazione della BCE, ha persino congelate non solo le azioni, ma anche i dividendi già deliberati. L’interesse tutelato dalla BdI e della BCE è quella esclusiva di tutelare il patrimonio della BAPR, che altrimenti dovrebbe fallire con effetti catastrofici per tutta l’economia della zona, non solo per gl’interessi degli azionisti. Draghi è chi lo sa meglio di ogni altro, quale ex Governatore della BdI ed ex Presidente della BCE. NON SUCCEDERA’ NIENTE DI NIENTE, SOLO UN PO’ DI CHIACCHIERE A VANVERA!

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