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Assunzione diretta per i “testimoni di giustizia”.

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Un testimone di giustizia dei clan della criminalità organizzata in un ufficio comunale? E’ una scena verosimile a seguito di una legge che risale al 2018. La Prefettura di Ragusa ha scritto ai Sindaci dei 12 comuni iblei per una ricognizione dei posti vacanti nella Pubblica Amministrazione, da destinare ai collaboratori di giustizia o in subordine ad un loro familiare. In base alla legge n. 6/2018 possono accedere ad un programma di assunzione in un ente pubblico, con qualifica e con funzioni corrispondenti al titolo di studio e alle professionalità possedute, i collaboratori di giustizia attualmente o in passato sottoposti a programma di protezione.

Le assunzioni sono fatte per chiamata diretta nominativa nei limiti dei posti vacanti nelle piante organiche e nel rispetto delle disposizioni limitative in materia di assunzioni, con diritto al collocamento con precedenza.

Al programma di assunzione possono accedere anche i testimoni di giustizia non più sottoposti allo speciale programma di protezione e alle speciali misure di protezione. Essi sono equiparati alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.

Per il coniuge, i figli e per i fratelli dei testimoni di giustizia, stabilmente conviventi, è consentita l’assunzione esclusivamente in via sostitutiva dell’avente diritto quando costui non ha esercitato il diritto al collocamento obbligatorio.

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8 commenti su “Assunzione diretta per i “testimoni di giustizia”.”

  1. Mi sembra giusto: dopo una nuova vita, garantita negli anni a venire con una pensione di stato, per brusca… poteva mancare l’assunzione diretta nella pa per i poveri pentiti? E’ il minimo sindacale

  2. Quando si dice che il crimine paga…….!
    La politica e le istituzioni hanno perso il senso dell’orientamento, oppure sono orientati!
    Se ad un cittadino perbene va male qualche affare, e per qualche motivo viene iscritto alla centrale rischi, sarà considerato un delinquente per tutta la vita!
    Quindi significa che se fai male ai soldi (specie alle banche) sarai perseguito e non sarai perdonato, se fai male alle persone, sarai perdonato e aiutato!

  3. Gioacchino Scollo Abeti

    Bene saperlo! Insegnerò ai miei figli a fare prima i delinquenti, e poi i pentiti, invece di lavorare e studiare! Molto meno faticoso!!!

  4. Gioacchino Scollo Abeti

    Fin da giovanissimi, però. Così poi prenderanno anche la pensione!! Se non loro, poi, i loro prossimi congiunti!!!

  5. Credo che il tutto, sia riferito a persone testimoni di atti criminali e che per il loro coraggio a testimoniare siano costretti a vivere altrove. Non pentiti.

  6. Dott. Ruzza,
    Visto che il Sig. Scollo Abeti non le ha risposto, mi permetto di farlo io senza presunzione.
    “Il crimine non paga mai”, ma da quanto si evince, paga eccome…..

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