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Rivoluzione Pubblica amministrazione…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Il nostro paese non si fa mancare nulla, nel bene e nel male, e siccome è soprattutto il male che va combattuto, nel 2008 Renato Brunetta, allora ministro della Funzione pubblica nell’ultimo governo Berlusconi, si mise in testa di combattere il male che riteneva essere più profondamente radicato nel paese: l’assenteismo. Obiettivo che nessun politico e nessun partito, neanche il più masochista, aveva mai pensato di inserire nel proprio programma per motivi appena ovvi. I Cinque stelle infatti furono premiati alle politiche del 2018 perché puntarono a scavalcare il tanto vituperato assenteismo dei fannulloni con la promessa di un reddito per stare seduti sul divano. Una vera furbata! Per tornare al Brunetta del 2008 e alla sua campagna a favore della cultura del lavoro che intendeva stimolare nel settore pubblico che non ne voleva sapere, il ministro escogitò un sistema per controllare la produttività dei dipendenti statali in relazione al tempo dedicato al lavoro. Fece piazzare i tornelli, dispositivi girevoli a crociera che consentono il passaggio di una persona alla volta, all’ingresso principale di Palazzo Chigi, cuore del governo, che impiegati semplici e funzionari dovevano azionare con un badge in entrata e in uscita. Stessa cosa in tutti gli uffici pubblici. La trovata, insieme ad altre misure,  produsse un risultato mai raggiunto prima: in tre mesi le assenze per malattia furono ridotte del 50 per cento e la produttività aumentò considerevolmente. Brunetta si prese tutti gli insulti possibili da sindacati e avversari politici finché con lo spread arrivò un altro governo e l’esperimento fu interrotto. Un peccato dal momento che alcune idee erano anticipatrici di una visione dell’Europa che si sarebbe concretizzata, anche se a seguito di una pandemia. La decisione di mutualizzare il debito per affrontare la crisi economica provocata dal Covid, ha segnato una svolta importante in senso solidale ed è una premessa per una collaborazione attiva tra i partner europei. Quello che Brunetta aveva in mente di fare era qualcosa che avrebbe avvicinato i paesi dell’Unione: ciascun dirigente della Pa, ad ogni passaggio di carriera, avrebbe dovuto fare sei mesi all’estero a contatto con i colleghi degli altri paesi. Uno scambio di esperienze e un approccio alle lingue di cui avrebbero beneficiato i singoli e gli stati. Un progetto visionario che Brunetta si ripromise di riprendere alla prima occasione. Con Draghi che gli ha affidato il ministero della Pubblica amministrazione, il tenace ministro può oggi dirsi soddisfatto per aver condotto a termine un’impresa che, in silenzio e evitando frizioni e scontri  con i soliti fan dello status quo, una volta approvati i decreti attuativi, può a ragione definirsi la madre di tutte le riforme. E’ stata concepita in parte per l’attuazione del Pnrr e con questa finalità riguarda un piano straordinario di assunzioni a tempo determinato, cioè fino al 2026, di professionisti di alto livello dotati di dottorato di ricerca e almeno due anni di esperienza all’estero in organismi  internazionali. C’è poi la parte che va oltre quella data e coinvolge il personale interno. L’obiettivo fissato dal ministro risponde alla necessità di riconoscere e valorizzare il merito e fare dipendere le promozioni di coloro che già lavorano nella Pa dalle competenze manageriali e gestionali maturate sul campo. Dunque un via libera al merito e alle competenze che cade con la presidenza del Consiglio affidata all’uomo che della competenza è il più autorevole rappresentante e netta discontinuità con i due governi precedenti.

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7 commenti su “Rivoluzione Pubblica amministrazione…l’opinione di Rita Faletti”

  1. “Riga destra…riga, dissi”..
    Tutti allineati e coperti…ordine del “capomastro”.
    Conti aveva ipotizzato 300 tecnici per il recovery, e tutti frignavano..Draghi ne ha nominati 350 e tutti zitti..
    Arriva il “capomastro” e a Venezia tornano le grandi navi..
    Con la Cartabia non si farà alcuna riforma..e si sta cercando di non farlo sapete all”UE..
    E così via . . .
    Non era il drago che aspettavamo..

    Sembra di essere tornati, o forse non c’è ne siamo mai distanziati, dai tempi di Tomaso di Lampedusa.

  2. Ora che i fanciulli sono stati rinviati a giudizio…ed i patti con “l’ortottero”son saltati potrebbe accadere di tutto..
    E con i 5s verso l’opposizione…che succederà?

  3. Ed ora aspettiamo le repliche delle pippe e dei zulu, per assistere all’ennesimo dissidio.

  4. Anonimo, eccomi. Ma anonimo si fa per dire, lei è il solito che con nomi sempre diversi ripete a casaccio i commenti peggiori che arrivano. Il piano straordinario di assunzioni a tempo determinato è la miglior risposta per affrontare il dopo pandemia, non si riesce a capire cosa vuole dire terrorista, ma va bene così, sono sicuro che chiarirà infilandoci sevizi segreti e massoni, ma non è importante. Che dire, stiamo assistendo all’operato di un governo che non è paragonabile al precedente, oggi si è raggiunta la quota di 600.000 vaccinazioni al giorno, siamo il secondo paese per numero di vaccinati, credo che ciò era perfettamente immaginabile, i vedovi di Conte ed i grillini lo capiranno fra qualche mese, ma lo capiranno sicuramente. Francamente se questo lo possa comprendere o non comprendere terrorista non mi interessa molto, ma va bene così. Per quanto riguarda Brunetta, per fare scelte impopolari ci vuole fegato, e da parte mia preferisco scelte impopolari per il futuro dell’Italia che non redditi di cittadinanza per lasciare i giovani a casa a poltrire, ma ripeto che terrorista pensi ciò che vuole, ma non troverà nessuno dei percettori del reddito di cittadinanza che abbia trovato lavoro, solo imbroglioni che poi lavorano in nero, o gente che vive di espedienti. Ho tuttavia rispetto per le poche persone che ne hanno bisogno veramente e che per loro quel reddito ha un senso per un tempo ben determinato.

  5. terrorista, non è Tomaso di Lampedusa, ma bensì Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e la invito anche a leggere il gattopardo ed in particolare il dialogo del principe Salina con lo Chevalley a proposito dei Siciliani, potrebbe comprendere molto, mi creda.

  6. Invece di ripetere le solite fesserie riciclate sui media, cerchi di capire cosa sta accadendo.
    I fatti, non le parole!
    Il capomastro Gentiloni interviene da lontano per correre in soccorso di Draghi in affanno.
    Non saranno le 600.000 dosi di vaccino a far respirare un governo in pausa.
    Se DiBa fa quadrato col Conte, è terremoto.
    Che problema ha la Cartabia?
    Gli tremano i polsi, già molto esili?
    A me pare che tutto traballa…

  7. Ma cosa dice terrorista, 600.000 dosi di vaccino giornaliere faranno raggiungere molto presto l’immunità di gregge, daremo l’addio alle mascherine, avremo superato definitivamente la grave pandemia. Ragiona sempre come un grillino ma lei pensa di non essere grillino, ma sono i fatti e le opinioni che fanno i grillini. nzulu, ha visto che qualcuno non parla più di poteri forti e muratori, che sia la volta buona per una crescita, speriamo bene.

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