
“La sofferenza affettiva legata alla pandemia e alle misure per contenerla ha avuto un impatto negativo sulla serenità e la salute delle persone anziane e di quelle con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, ospiti nelle strutture sanitarie e sociosanitarie.
Per questo attraverso due nostri emendamenti approvati ieri in Commissione Affari Sociali al Decreto cosiddetto Riaperture, come Movimento 5 Stelle vogliamo assicurare il mantenimento delle relazioni con i familiari, secondo regole prestabilite, con i pazienti ospitati in tali strutture”. Lo dichiara la presidente della commissione Affari Sociali e Sanità della Camera Marialucia Lorefice (M5S), firmataria degli emendamenti in questione, che spiega:
“Attraverso un protocollo uniforme su tutto il territorio nazionale, viene assicurato l’accesso in ambienti dedicati individuati dalla struttura sanitaria e in condizioni di sicurezza per almeno un familiare in modo che i pazienti affetti da Covid possano tornare a ricevere le visite dei propri cari.
Si favoriscono, inoltre, le comunicazioni tra operatori e familiari con informazioni puntuali e periodiche sullo stato di salute del proprio familiare attraverso una figura appositamente designata. In caso di impossibilità dello svolgimento di viste in presenza la struttura potrà fornire l’opportunità di effettuare delle videochiamate. Un lavoro che portiamo avanti da tempo, perché riteniamo fondamentale garantire il benessere relazionale e affettivo delle persone, ma nel rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione del contagio.
Prevediamo, poi, la possibilità per gli accompagnatori dei pazienti non affetti da Covid, muniti dalla “certificazione verde” e per gli accompagnatori di pazienti con disabilità grave riconosciuta dalla Legge 104, di poter permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza e accettazione dei pronto soccorso, nel rispetto delle misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.
Agli accompagnatori dei pazienti con disabilità con connotazione di gravità, inoltre, consentiamo di prestare assistenza, anche nel reparto di degenza delle strutture sanitarie e sociosanitarie, rispettando le indicazioni del direttore sanitario della struttura.
Sono felice che il governo abbia accolto le nostre proposte che mirano ad alleviare le sofferenze di tante persone, acuite dalla distanza dei propri cari”. Conclude Lorefice
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complimenti