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Cosa può insegnarci il poker nel marketing?

Tempo di lettura: 2 minuti

Quando ci cimentiamo in una nuova disciplina, capire i concetti (soprattutto quelli astratti) può non essere sempre facile. Quello dell’analogia, tuttavia, è un metodo che può aiutare. Si possono comprendere le dinamiche del marketing seguendo le regole del poker? Noi proviamo a spiegarle.

Le difficoltà del marketing: come si vende?

Quello del marketing è un mondo complesso. E se provassimo a spiegarlo prendendo spunto dalle regole del poker? L’obiettivo del marketing è aumentare le vendite, e si potrebbe fare un discorso simile con il gioco del poker, dove si vuole vendere agli avversari un’idea: l’idea di carte che vogliamo far loro credere di avere noi in mano. Che quella che stringiamo fra le dita sia la mano più scarsa o più forte dell’intero tavolo, poco importa, ciò che vogliamo fare è indirizzare gli avversari verso determinati comportamenti. Sia a livello professionale, sia su un piano personale, far leva sulle emozioni è una strada sicura per ottenere ciò che si vuole.

Nel caso del marketing, anche qualora il prodotto finale fosse un oggetto concreto, lo scopo iniziale è comunque quello di vendere un’idea. Chi non conosce il brand e non ha mai acquistato i suoi prodotti, non ne conosce le vere funzionalità: gli utenti ascoltano ciò che viene detto loro. In questa fase è lo scetticismo a farla da padrone: è un ostacolo ostico, ma non insuperabile. Ed è a questo punto che bisogna far entrare in gioco le emozioni: è con un approccio umano che si raggiunge davvero e si convince il pubblico.

Quindi nel marketing si può bluffare come nel poker? Assolutamente no. Si possono seguire le stesse regole, si deve essere creativi, ma si deve anche rimanere sempre onesti.

Le regole, le strategie

In base alla tipologia di poker a cui si sceglie di giocare, ci si diverte seguendo tutti le stesse regole – e questo significa che, perlomeno in linea teorica, ciascuno ha le medesime possibilità di vittoria. A fare la differenza sono le capacità e le strategie. E lo stesso vale nel mondo del marketing, dove ogni azienda ha un mezzo di comunicazione, un messaggio e un destinatario. I mezzi di comunicazione, a dire il vero, sono tantissimi: sta a ciascun professionista scegliere il canale migliore.

Nel marketing, poi, c’è una componente aggiuntiva – e non da poco: il budget delle campagne. Avere più fiches… O meglio: avere più soldi da investire comporta un numero assai maggiore di responsabilità, quindi avere un grosso budget non è sempre necessariamente un vantaggio. Una strategia sbagliata fallisce e non porta lead anche se pagata a caro prezzo.

Le new entry

Quando si pensa al mondo dello sport, vengono in mente campioni che hanno dominato la scena per lustri, o addirittura decenni. Molti fuoriclasse rimangono sul podio finché una nuova generazione di atleti non li spodesta, e possono volerci anni. Questo non succede, invece, nel poker, dove le variabili che portano al successo sono talmente tante da trasformare il muro della prima volta in un ostacolo di poco conto e facilmente superabile.

Quando si fa promozione per un prodotto ci si interfaccia con brand che sono sul mercato da tempo e con brand che hanno budget più cospicui. Può sembrare intimidatorio, ma uscire dalla propria area di comfort e tuffarsi nell’extra-ordinario è la strada giusta per raggiungere il successo: la creatività vende.

Non ci sono garanzie

Quando a poker si ha una mano eccellente, non è detto che si vinca. Suona strano, vero? Ma è la verità. Il poker è un gioco così estremamente dinamico e imprevedibile che concentrarsi al massimo su ogni singola azione è vitale.

Purtroppo, lo stesso ragionamento può essere applicato anche al marketing: fare analisi e ricerche dettagliatissime non assicura che la strategia sia vincente. Nel marketing servono tanti tentativi: basti pensare agli anni ’90, quando Coca-Cola provò a rispondere alla provocazione di Pepsi con assaggi bendati: senza poter vedere ciò che stavano bevendo, gli intervistati preferirono Pepsi e la campagna di Coca-Cola fu un vero e proprio fallimento.

Rimanere al passo coi tempi

Al poker va riconosciuto un grande pregio: con il passare degli anni si è dimostrato essere un passatempo sempre versatile. Non solo ne esistono diverse varianti, ma con il boom tecnologico, il poker si è anche spostato online – dove non ha smesso di conquistare fan.

E la tecnologia ha rivoluzionato anche il settore del marketing: oggi gli utenti si raggiungono direttamente sul loro telefonino, si fanno divertire con la realtà aumentata e si conquistano con strategie sempre più innovative.

Chi non riesce a rimanere al passo coi tempi diventa obsoleto. È una sfida continua.

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