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Vendite al dettaglio stabili a marzo 2021 rispetto al mese precedente

Confcommercio provinciale Ragusa “Beni alimentari in crescita, in calo quelli non alimentari”
Tempo di lettura: 2 minuti

A marzo 2021 le vendite al dettaglio in provincia di Ragusa sono rimaste sostanzialmente stabili rispetto al mese precedente (-0,2% in valore e +0,2% in volume), mentre in confronto allo stesso mese dello scorso anno, il 2020, c’è un fortissimo aumento (22,7% in valore e 23,4% in volume), a causa del lockdown che caratterizzò il periodo. Queste le indicazioni principali, riguardanti la provincia di Ragusa, delle stime rese note dall’Istat che per il rilevamento mensile evidenzia una crescita per i beni alimentari (+1,8% in valore e +1,7% in volume) e un calo per i non alimentari (-1,5% in valore e -1,2% in volume). Le vendite di questi ultimi crescono invece in maniera assai rilevante su base annua, sia in valore sia in volume (rispettivamente +49,8% e +50,2%), e un aumento seppur più contenuto c’è anche per i beni alimentari (+3,9% in valore e in volume). Sempre rispetto a marzo 2020, il valore delle vendite al dettaglio aumenta in tutti i canali distributivi: grande distribuzione (+18%), imprese operanti su piccole superfici (+29,8%), vendite al di fuori dei negozi (+42,8%), commercio elettronico (+39,8%). “I dati, solo marginalmente migliori rispetto alle anticipazioni – spiegano da Confcommercio provinciale Ragusa – riflettono sia nel confronto mensile sia in quello annuo gli effetti delle restrizioni che ormai da tempo impone la pandemia”. E’ sottolineato, altresì, come la stasi congiunturale di marzo “dipenda in larga parte dalle limitazioni imposte per lo svolgimento di molte attività che operano nel ‘non alimentare’, mentre su base tendenziale l’ampio rimbalzo restituisce l’effetto del maggiore grado di restrizione registrato nello stesso mese del 2020, determinando per molte aree dei consumi variazioni prossime o superiori al 90%. In ogni caso, c’è un recupero solo parziale delle perdite pregresse, visto che nel confronto con marzo 2019 le vendite a volume del comparto ‘non alimentare’ sono ancora inferiori del 9,4%”.

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