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Ust Cisl. Altro primo maggio in pandemia, ma sguardo al futuro

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“Il 2021 continua ad essere colpito dall’emergenza sanitaria che già lo scorso anno ha messo tutti a dura prova. La campagna vaccinale attualmente in corso rappresenta, anche in provincia di Ragusa, il simbolo della speranza che ci permetterà di poter uscire da questa calamità. Dobbiamo ripartire in totale sicurezza, consapevoli che il lavoro e il vaccino sono l’unica medicina possibile per poter garantire un futuro migliore”.
E’ il messaggio in occasione del Primo maggio che la segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, rivolge alle lavoratrici e ai lavoratori dell’area iblea. “L’Italia Si Cura con il lavoro” – sottolinea Carasi – è lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil a livello nazionale per la Festa dei lavoratori di questo anno allo scopo di ribadire con forza che la ripartenza in sicurezza per il nostro Paese è possibile. In una fase difficile, in cui c’è bisogno di ripartire nel segno dell’unità, della responsabilità e della coesione sociale, Cgil, Cisl e Uil vogliono ribadire unitariamente il valore della centralità del lavoro, per ricostruire su basi nuove il nostro Paese ed affrontare con equità e solidarietà le gravi conseguenze economiche e sociali della pandemia. Non potendo organizzare le celebrazioni in modalità tradizionale, Cgil, Cisl e Uil hanno scelto di celebrare il Primo maggio con una serie di eventi simbolici”.
“In quest’ambito generale di sofferenza sul piano economico e sociale – prosegue ancora Carasi – il nostro territorio, mi riferisco anche alla provincia di Ragusa, è stato particolarmente colpito e la pandemia ha ulteriormente aggravato lo stato di crisi già presente, mettendo a rischio interi settori produttivi con ricadute pesanti sull’occupazione, specialmente quella femminile e giovanile. Ecco perché come sindacato siamo impegnati a difendere l’apparato produttivo di questo stesso territorio, il lavoro, e facciamo appello a tutte le forze politiche, istituzionali, sociali, imprenditoriali, associative a sostenere con determinazione nei confronti del governo centrale e della Regione Sicilia politiche di rilancio e sviluppo a partire dall’utilizzo delle risorse contenute nel Recovery Plan. E’ una fase molto complessa quella che ci troveremo davanti. Non possiamo più stare a guardare. Sono necessari fatti concreti senza i quali il recupero del terreno perso sarà molto più complicato. Ecco perché la celebrazione del Primo maggio diventa una occasione da non perdere per programmare da subito il nostro futuro nell’ottica di una ripartenza che deve essere pianificata con capacità e tempestività, non appena le condizioni legate alla diminuzione dei contagi lo consentiranno”.

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