“Tralasciando il fatto che l’intera città di Ragusa, in questa fase, sembra diventata un cantiere all’aperto e che, soprattutto, ci sono una miriade di lavori che si accavallano gli uni con gli altri, rendendo evidente come, forse, ci sia stata una mancanza di programmazione, ci piacerebbe, però, capire qual è la ratio di certi interventi”. A dirlo è il presidente dell’associazione politico culturale Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, facendo riferimento ai lavori tuttora in corso in due tratti di via Ettore Fieramosca: quasi di fronte alla clinica del Mediterraneo e nel prolungamento della stessa arteria stradale all’altezza di Cisternazzi. “Non ci sarebbe nulla di male – aggiunge Chiavola – se non fosse per il fatto che il primo tratto di strada è stato ripavimentato nell’agosto scorso mentre per l’altro siamo a un record, appena qualche settimana. E quindi cosa facciamo? Rompiamo di nuovo? Poi rattoppiamo e, naturalmente, appena comincia a piovere si forma una pozzanghera, quindi un altro rattoppo e così via? Ma chi si occupa di verificare? Che senso ha tutto questo? O davvero si pensa che i soldi dei cittadini possano essere utilizzati come si vuole tanto nessuno si lamenta?”. Chiavola aggiunge: “Per carità, i guasti alle condutture sotterranee o altre situazioni analoghe possono starci. Ma ci sembra, però, che quello che stia accadendo resti fuori da ogni logica. Spero che l’amministrazione comunale non solo ci faccia comprendere il senso di tutto questo ma si dia una mossa per controbilanciare la percezione di degrado diffuso, a causa della precarietà della rete stradale comunale, che sta caratterizzando la nostra città. Inutile aggiungere che non è questa la Ragusa che vogliamo”.
