
“Come stanno le donne al lavoro nella pandemia? Dobbiamo confrontarci sulle urgenze attuali, sui comportamenti e sulle discriminazioni”. Così il segretario generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, che pone l’attenzione sull’urgenza di una serie di questioni dalle quali i contesti di lavoro non sono estranei o avulsi. “Discriminazioni, violenze verbali e psicologiche e anche oltre, una certa cultura che non riconosce fino in fondo le pari opportunità e il diritto all’uguaglianza rimangono e continuano a essere motivo di attenzione, approfondimento e di azione a tutela delle donne – dice Carasi facendo riferimento anche all’area iblea – e il periodo dell’emergenza sanitaria fotografa ulteriormente la grande fatica delle donne: più violenza domestica causata dalla convivenza forzata dal lockdown, maggiori posti di lavoro persi (e in questo senso proprio in queste ore sono arrivati i dati dell’Istat che riguardano anche la provincia di Ragusa) in quanto maggiormente occupate nei settori economici più colpiti dalla crisi, più sovraccarico di attività tra il lavoro da mantenere, smart working, didattica a distanza e cura dei più fragili o anziani, più povertà visto che i nuclei familiari monoparentali con figli minori che chiedono sostegni economici o alimentari sono prevalentemente femminili”.
“Ci stiamo confrontando con una pandemia – continua il segretario generale – che pare mettercela tutta per colpire le donne e il loro lavoro. Donne essenziali per garantire i servizi primari in fase di chiusura totale e donne obbligate a casa dall’home working. Donne che tra lavoro di cura e lavoro di professione hanno dovuto far quadrare i tempi del pranzo e della cena, che hanno perso la loro indipendenza economica attiva; che, a un certo punto, non si sono più ritrovate nella loro quotidianità. Non da ultimo, donne che non combattono per le donne, ma che le ostacolano. Questo è lo spaccato pandemico di un mondo femminile che si dovrà ritrovare e rispetto a cui la Cisl intende mettere in campo tutte le proprie risorse sindacali per fronteggiare le difficoltà segnalate e altre che potrebbero insorgere. Poniamo una grande questione che merita, secondo noi, attenzione e su cui non è più possibile fare finta di niente”.













2 commenti su “Cisl Ragusa. Le Donne al lavoro al tempo della pandemia”
La Pandemia e’ finita..si chiama brodo..
Sig.ra Carasi,
Visto che ha sollevato il problema, non dovrebbe avere anche delle proposte?
O devono essere sempre gli altri a risolvere i problemi? E questi altri poi chi dovrebbero essere?
L’importante è parlare, parlare e parlare……. Solo pubblicità!