“E’ da giorni che raccogliamo messaggi di genitori preoccupati dal prossimo ritorno a scuola. Una preoccupazione che, in qualche modo, si può ritenere assolutamente fondata, nonostante le rassicurazioni provenienti, come dichiarato sulla carta stampata in queste ultime ore, dalla dirigente di Ragusa dell’Ufficio scolastico regionale, Viviana Assenza, a causa dell’incremento dei contagi che si sta registrando in queste ultime ore. Ecco perché, secondo noi, è indispensabile portare avanti un’azione politica che convinca la Regione Siciliana a posticipare la data prevista al 15 o al 20 dello stesso mese, perché l’aumento dei casi non lascia presagire alcunché di buono e quello sarebbe il lasso di tempo di una eventuale incubazione: quindi, senza adeguati riscontri sul piano della sicurezza sarebbe rischioso sedersi di nuovo tra i banchi. Oppure, se si insiste sulla linea delle date già stabilite, che si effettui prima un giro di tamponi con tutti, docenti, personale scolastico e, soprattutto, studenti. Non ci stancheremo di ribadire che, in questo frangente, la sicurezza debba essere anteposta a tutto. E, andando avanti con le procedure di cui abbiamo appreso, non ci potrà essere sicurezza che tenga, soprattutto in una città come Vittoria che, ancora, sta facendo i conti con gli effetti nefasti della seconda ondata e che, proprio in queste ultime ore, ha visto incrementare, dopo la discesa dei giorni scorsi, il numero dei soggetti positivi”.
E’ la riflessione che arriva dal segretario cittadino di Reset Vittoria, Alessandro Mugnas, che rivolge un appello alla presidenza della Regione affinché possa farsi carico delle aspettative di intere famiglie della cittadina ipparina “che poi, crediamo – continua Mugnas – sono le stesse aspettative dei genitori di buona parte degli studenti della nostra provincia che temono questo rientro alla stregua di un momento che invece di creare opportunità potrà determinare solo problematiche e anche serie”. “Che senso avrebbe – prosegue l’associazione Reset – ritornare in classe per poi, dopo qualche giorno, ritrovarsi di nuovo a gestire le lezioni con la Dad? Ecco perché sosteniamo che deve diventare obbligatorio, al rientro, effettuare tamponi per tutti, dagli studenti ai docenti, passando per il personale scolastico. Non si possono rischiare focolai, a maggior ragione dopo il rientro dalle vacanze natalizie. Stiamo parlando di rischi che potrebbero verificarsi, una evenienza più che concreta e su cui riteniamo che la politica debba offrire spunti di riflessione. Siamo consapevoli che la Regione può derogare dalle date prefissate e quindi sia avviata una interlocuzione dell’esecutivo regionale con il ministero della Pubblica istruzione per fare comprendere, dati alla mano, che la situazione contagi è destinata a diventare pesante e che non è possibile soffiare sul fuoco. A nessuno piace che la scuola faccia i conti con ulteriori ritardi. Men che meno a noi. Ma fino a quando non sarà possibile garantire adeguata sicurezza, è necessario trovare soluzioni alternative che ci portino a contenere il diffondersi dell’epidemia”.