Con il 2021 in Sicilia, ma anche in altre parti di Italia, ci si prepara a nuove nomine di Vescovi, visto che molti degli attuali pastori sono prossimi alla dimissioni, secondo quanto prevede il Codice di Diritto Canonico al raggiungimento del 75mo anno di età.
Cosa accadrà nessuno lo sa? In questi casi fino a quando il Papa non ne darà comunicazione bisogna attendere.
Infatti, spetta sempre al Pontefice accettare o no le dimissioni, e provvedere alla nomina di un nuovo pastore.
Dando uno sguardo alla Sicilia le diocesi interessate sono: quella di Catania con Monsignor Salvatore Gristina, attualmente anche Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, poi c’è il Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, dove il Papa ha già nominato un Arcivescovo coadiutore; a seguire la diocesi di Nicosia con il Vescovo Salvatore Muratore, anche l’arcidiocesi di Monreale con Mons. Michele Pennisi e la Diocesi di Ragusa dove da poco si è dimesso per motivi di salute Mons. Carmelo Cuttitta.
In totale esclusa l’Arcidiocesi di Agrigento, dove il vescovo Alessandro Damiano ha il diritto di successione, essendo stato nominato vescovo coadiutore, in Sicilia potranno essere nominati quattro nuovi vescovi.
Non da escludere che il Papa potrebbe decidere di prolungare il mandato ad alcuni pastori, oppure puntare all’accorpamento delle diocesi in persona episcopi, cioè affidando il ministero di due diocesi vicine a un solo vescovo, questa soluzione è stata recentemente attuata in altre diocesi italiane.