
Emerge un dettaglio rilevante sulla morte di Evan Lo Piccolo, il bambino di Rosolini deceduto un mese fa dopo essere giunto all’Ospedale Maggiore di Modica in fin di vita. Riguarda delle intercettazioni ambientali carpite dai carabinieri che sarebbero state ascoltate solamente a decesso avvenuto. Lo ha sostenuto il difensore di Letizia Spatola, la madre del povero bambino, riferendo di una perquisizione in casa durante la quale le forze dell’ordine avrebbero piazzato delle microspie. “In 15 giorni – spiega il difensore – sono state tante le informazioni prodotte “ma che i carabinieri non hanno sentito. Farlo in diretta, invece; avrebbe potuto contribuire a salvare Evan. Qualcuno ha riferito che la qualità non era buona ma io mi domando come possa diventarlo in un secondo momento”. La donna si era difesa dicendo di essere stata manipolata dal compagno violento. Sia la Spatola che quest’ultimo Salvatore Blanco, sono in carcere.
1 commento su “Morte del piccolo Evan. Rosolini, intercettazioni inascoltate”
Dopo i tagli fatti negli ultimi anni alle FF.OO., è già tanto che si sia trovato qualcuno che abbia piazzato le microspie.
Per ascoltarle e trascriverle, purtroppo, ci vogliono uomini e mezzi.
Dispositivi sicuramente forniti da ditte private