
Il decreto legge numero 76 del 16 luglio 2020 relativo a “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”, stabilisce che i sindaci non possono vietare l’installazione di reti 5G sul proprio Comune. La decisione del Governo vieta ai sindaci di intervenire con un’ordinanza a tutela della salute pubblica per quanto riguarda il tema dell’esposizione ai campi elettromagnetici. Viene resa così inefficace l’ordinanza che oltre 500 sindaci hanno firmato in tutta Italia, che stabiliva la sospensione della sperimentazione o attivazione di impianti 5G in attesa di capire se tali dispositivi possano danneggiare la salute. “In questo modo – commenta il Sindaco di Modica Abbate tra i primi ad apporsi – il Governo esautora i sindaci che rappresentano la massima autorità sanitaria locale e che quindi hanno la responsabilità della salute dei cittadini. Ricordo che l’ordinanza aveva solo la funzione di comprendere se la nuova tecnologia del 5G potesse arrecare danni alla salute pubblica, tenuto conto che l’amministrazione intende favorire lo sviluppo di nuove tecnologie. Da oggi non possiamo più opporci alla sperimentazione ma possiamo solo indicare quali luoghi sono “sensibili” e quindi che non possono sopportare l’installazione di nuove antenne. Modica ha da oltre 10 anni un Piano Polab (Piano di localizzazione delle antenne) che nei prossimi giorni verrà rivisto e reso ancora più efficace a difesa della salute dei cittadini e delle aree pubbliche più sensibili“.