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Territorio Ragusa sui tempi biblici per le opere pubbliche

Tasca ""Mistificare la realtà per arrivare a fine mandato, poi si vedrà""
Tempo di lettura: 2 minuti

“Il Sindaco continua a incontrare giornalisti avendo cura di non avere accanto i suoi assessori ai quali potrebbero essere rivolte domande scomode.
Qualcuno dice che le opposizioni mistificano la realtà, ma a voler far apparire che tutto scorre normalmente, mistificando la realtà, è il primo cittadino che vorrebbe ogni critica eliminata per i tempi biblici delle opere pubbliche che sarebbero congeniti bella vita pubblica italiana.
L’azione del Sindaco Cassì è fondata, quasi esclusivamente, sulle opere pubbliche, non basteranno, quindi, i primi 5 anni per vedere i risultati. Il Sindaco dice che 5 anni sono il minimo per un’opera pubblica, per bene che vada dovremo arrivare alla metà di un secondo eventuale mandato per vedere qualcosa.
Ma molto è farina del sacco delle precedenti amministrazioni: dallo skate park al campo di rugby, alle opere di Agenda Urbana, è tutto eredità, ora scopriamo anche che la metropolitana di superficie è nelle mani di RFI che ha mandato i progetti al Provveditorato delle opere pubbliche, la Giunta Cassì è solo esecutrice di progetti altrui.
Serve, veramente, onestà intellettuale per ammettere che in due anni si è fatto ben poco, solo progetti per una città rivoluzionata, tutti da verificare.
Ci sono 3.000 immobili in centro storico da abbattere e ricostruire, speriamo ci sia chi sarà disposto ad affrontare iniziative di questo tipo.
Progetti anche per il cinema Marino, per il resto non si può dire che nel corso della sua apparizione televisiva abbia potuto passare in rassegna progetti iniziati e realizzati.
Invero, non ci sono state risposte, nemmeno quelle attese e più facili, per il Museo del Costume tutto sarebbe pronto, siamo agli ultimi dettagli, ma il Sindaco non è in grado di fissare una data, segnale che ci vorrà del tempo, oppure sarà tutto organizzato all’ultimo momento.
È brutto dover osservare come il primo cittadino sia così riservato su cose che attengono alla collettività, un modo di fare politica che sarà nuovo ma, certo, è aberrante.
Ma, forse, siamo noi ad essere esagerati, non c’è nessuna riservatezza, solo impossibilità di dare notizie perché notizie non ce ne sono.
Si vantano le ricchezze del territorio, ma non c’è uno straccio di progetto per il turismo, per l’agroalimentare, per i beni UNESCO, ci stiamo fossilizzando su Donnafugata, peraltro impresentabile e prossimamente sede di cantieri, non riuscendo nemmeno a mettere ordine nel Parco che costituisce la vera potenzialità del sito: addirittura il Sindaco ha parlato di un primo intervento sulle vasche, segnale che ci saranno tempi lunghissimi per il verde, i viali e le attrazioni disseminate nel vasto giardino.
Non c’è una opposizione strumentale e premeditata, c’è l’incapacità di un Sindaco che non riesce ad ingranare la marcia giusta.”

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