Quattro persone sono state rinviate a giudizio, mentre una è stata prosciolta poichè deceduta. Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Catania, Maria Ivana Cardillo. Il prossimo 12 ottobre saranno processati dal Tribunale in composizione collegiale la mamma di una ragazzina di 13 anni, accusata di fare prostituire la minore in cambio di soldi o di altre utilità. La donna, rumena, era stata posta in fermo di indiziata di delitto insieme con altre quattro persone, due italiani e due marocchini, ed è stata indagata per sfruttamento della prostituzione minorile, mentre i quattro uomini sono accusati di atti sessuali con minore. La Squadra mobile di Ragusa aveva accertato che la ragazzina era solita avere rapporti sessuali con uomini anche molto più grandi di lei e c’ era il sospetto che fosse proprio la madre a gestire una vera e propria attività di meretricio della bambina traendone un profitto.
I fatti si consumavano prevalentemente nelle campagne di Acate, all’interno degli impianti serricoli. Sin dalle prime indagini emergeva chiaramente che la piccola avesse dei rapporti sessuali con uomini di ogni età, dai 30 ai quasi 90 anni. Veniva portata dalla madre da un anziano, dove faceva da cameriera, per poter avere dei generi di prima necessità o anche per fare una doccia e l’uomo la portava su in camera per chiederle dei favori sessuali; così come da altri uomini andavano per poter avere ospitalità in case al mare in territorio di Marina di Acate che in inverno restano disabitate dalle famiglie degli approfittatori, questo perché le due donne spesso avevano dormito in case abbandonate prive di qualsivoglia idoneità alloggiativa.
re la sua bambina, la sfruttava percependo somme di denaro o altre utilità come vino, birra, sigarette, una doccia o una casa dove poter dormire.
- 11 Ottobre 2024 -