Ispica a pieno titolo da subito nel piano di gestione del sito UNESCO del tardo-barocco del Val di Noto. Questo il primo risultato dell’incontro avvenuto ieri mattina a Palazzo Bruno fra il sindaco di Ispica Pierenzo Muraglie e Corrado Bonfanti, sindaco di Noto, comune capofila del sito. Presente il vice sindaco e assessore all’UNESCO di Ispica, Gianni Stornello. La visita a Palazzo Bruno del primo cittadino di Noto e dei suoi più stretti collaboratori che seguono il tema UNESCO, si inserisce in una serie di contatti diretti cui Bonfanti sta dando vita in vista della candidatura del nuovo sito UNESCO del Val di Noto che prevede l’allargamento ad alcuni comuni che chiedono di farne parte, fra i quali Ispica, e in vista della redazione del piano di gestione del sito. A tale riguardo, i sindaci hanno concordato un percorso e una strategia per definire la candidatura e per dare vita ad un piano di gestione del quale Ispica farà parte in prima battuta. Come gesto di buon augurio e di riaffermazione dell’identità territoriale che accomuna Ispica a tutto il Sudest siciliano, il sindaco Bonfanti ha donato al Comune di Ispica la bandiera del Val di Noto. Al sindaco Bonfanti e ai suoi collaboratori sono stati donati del vino Moscato di Noto prodotto in territorio di Ispica da Riofavara e una copia di “Cronache & Storie” di Salvatore Puglisi, una raccolta di articoli su Ispica e personaggi locali scritti negli anni dal giornalista ispicese.
“Un altro passo importante verso l’UNESCO – commenta il sindaco Pierenzo Muraglie – quello del nostro coinvolgimento nel piano di gestione del sito. Fa piacere notare come sia consolidata l’idea che l’allargamento venga giustamente considerato un arricchimento a vantaggio di tutto il territorio, anche grazie all’impegno del sindaco Bonfanti che ringrazio unitamente agli altri sindaci dei comuni del sito”.
“Daremo il nostro contributo al piano di gestione del sito del tardo-barocco – afferma il vice sindaco Gianni Stornello – orgogliosi del fatto che il lavoro di questi mesi per rientrare nella rete dei comuni del Sudest siciliano stia dando i suoi ottimi frutti. Stiamo costruendo la candidatura all’UNESCO nel modo migliore possibile per conseguire un risultato atteso da vent’anni