
II consigliere comunale di Ispica, Serafino Arena ha usato un’espressione, all’indirizzo dell’assessora Mary Ignaccolo, che in molti stanno rumorosamente biasimando. “Nessuno ha tenuto conto che lo stesso consigliere Arena, nel corso della stessa seduta, ha fatto le scuse. Nessuno ha riflettuto sul fatto che espressioni più gravi nei confronti della stessa persona, nel passato sono state utilizzate da componenti dell’attuale Giunta, senza peraltro mai chiedere scusa”. La difesa di Arena arriva dai gruppi che sostengono il candidato a sindaco Innocenzo Leontini. “Lo stesso Sindaco, quand’era consigliere comunale, definiva qualche collega “barbaro e primitivo”, mai chiedendo scusa – aggiungono le future liste “Leontini Sindaco”, “Cambiamo Davvero Ispica”, “Libertà e Buon Governo” e “Rinascita Ispicese” -.
Un altro assessore in Consiglio ha indirizzato verso i consiglieri espressioni indecorose. E non si è scusato. Il Sindaco ha persino condiviso e apprezzato interventi sui social in cui si elencano un bel po’ di animali per definire i consiglieri della parte avversa. E non ha chiesto scusa.
Noi possiamo dire soltanto che paragonati alla disponibilità e dedizione che il Consigliere Arena ha sempre dimostrato verso i suoi concittadini, l’inerzia, l’inesistenza e la assoluta assenza di risultati dell’assessore al Turismo e alla Promozione Socio-culturale risaltano in tutta la loro gravità. Avrebbero tutti preferito che ci si fosse attenuti alla dialettica politico amministrativa, evidenziando l’incapacità e l’incompetenza? Serviti! Non ci sono argomenti per dimostrare il contrario.
Continuate così. Fate parlare gli ultimi acquisti (nel vero senso del termine), che hanno rinvenuto la parte giusta.
Chiedete scusa alla città, portata allo stremo. Chiedete scusa ai fratelli traditi ed espulsi. Chiedete scusa a chi ha fatto la storia di Ispica e avete voluto escludere persino dal ricordo. Chiedete scusa se con uno scambio, avete conquistato i residui di un movimento civico provocando un movimento in Giunta. Sono comportamenti molto gravi. Nessuno se ne rende conto?
Serve parlare di Arena, per nasconderlo? Però, non dimenticate che Arena ha sempre fondato i suoi ruoli sul massiccio consenso dei cittadini. Nessuno gli ha regalato nulla. Il lavoro per il sociale gli è valso la stima e il rispetto di tutta la città. Non ha fratelli né cognati da incaricare. E soprattutto è un uomo corretto, che dopo le scuse non può essere offeso da nessuno. Altrimenti le regole saltano”.