Come nel resto d’Italia, anche a Modica l’emergenza sanitaria sta consegnando una drammatica realtà composta da cittadini in stato di bisogno. I numeri comunicati dal Comune sul primo mese di attività del Centro Operativo e il documento allarmato della Cgil confermano una situazione che il prolungarsi del blocco di tante attività può solo incrementare il triste fenomeno della povertà.
La cifra di 460 mila euro già accreditata nelle casse del Comune di Modica dalla Protezione Civile Nazionale e l’assegnazione di un milione di euro, in corso di accreditamento, da parte della Regione Siciliana, destinate esclusivamente ad interventi di sostegno con beni di prima necessità, possono rappresentare una risorsa decisiva per combattere la crisi di molti nuclei familiari.
“A questa realtà, purtroppo, si aggiunge un fatto inedito e di carattere storico per la nostra economia: la chiusura forzata per quasi due mesi, almeno fino a questo momento – rileva Vito D’Antona di Sinistra Italiana – della stragrande maggioranza delle piccole e medie attività artigianali e commerciali, che, per tradizione antica, costituisce il tessuto economico e sociale urbano della nostra città, senza escludere i riflessi negativi verso il mondo agricolo e delle libere professioni.
La ripresa, quando sarà decisa la riapertura, per tali attività, in un panorama economico nazionale depressionario, nel quale si dovranno fare i conti con una crisi di liquidità e con impegni precedentemente assunti verso i fornitori, verso le banche e verso l’erario, a fronte di una prolungata inattività e di una drastica riduzione di consumi, potrà determinare soltanto effetti negativi, devastanti e senza precedenti, con inevitabili fallimenti, chiusura di attività e perdita di posti di lavoro.
Per fronteggiare l’immediata crisi di liquidità di tante piccole imprese – aggiunge D’Antona – in attesa che le misure nazionali e regionali, rivolte prevalentemente a garantire prestiti da parte delle banche, siano operative, proponiamo all’Amministrazione Comunale, mediante il confronto con le associazioni di categoria, di destinare velocemente delle risorse finanziarie proprie a sostegno della liquidità delle piccole e medie imprese modicane, anche valutando, a tal fine, se ci sono le condizioni, come previsto dal recente decreto legge n. 18/2020, per utilizzare il risparmio di spesa derivante dal differimento della quota capitale dei mutui a carico del Comune da pagare nel 2020 alla Cassa Depositi e Prestiti”.