“In Sicilia l’epidemia economica sta avendo un grave impatto, più di quella sanitaria”. Così il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha portato alla ribalta la grave situazione nella Regione con famiglie in ginocchio che non stanno riuscendo a fronteggiare questa emergenza gravissima anche dal punto di vista economica
Il mio governo, prosegue lo stesso Musumeci, ha messo a disposizione dei Comuni ben 100 milioni di euro che sono destinati esclusivamente all’assistenza”.
E’ sotto gli occhi di tutti che è di primaria importanza attenersi scrupolosamente alle direttive e alle regole che il periodo impone, ma bisogna altresì aiutare in maniera prioritaria, imprese e lavoratori dipendenti che devono sostenere le loro rispettive famiglie, soprattutto in una terra come la nostra, prosegue Musumeci, in cui sono presenti tante piccole imprese.
Il Presidente della Regione fa riferimento anche agli aiuti dello Stato, ritenendoli importantissimi e che se gli gli stessi non si integrano con i nostri – ha aggiunto – ogni sforzo diventa arduo.
Sui contagi, Nello Musumeci è chiaro: il 95 per cento dei siciliani rimane a casa, “non va in giro, il picco dei contagi del coronavirus dovrebbe arrivare entro la metà di aprile”.
Stiamo lavorando in maniera incessante per incrementare i posti di terapia intensiva portandoli da 411 ad almeno 900, convertendo anche nosocomi pubblici ed anche per i posti letto di pazienti positivi senza rianimazione
“In regime ordinario abbiamo 411 posti di terapia intensiva e pensiamo di poterne allestire altre 500 almeno. Abbiamo già convertito reparti di ospedali pubblici – ha aggiunto il presidente della Regione – e stiamo lavorando anche per i posti letto di pazienti positivi senza rianimazione. Stiamo lavorando per dare serenità alla gente”.
“La Sicilia, conclude il Presidente della Regione, produce tutto, dai fichidindia alle arance rosse, ma non camici e Dpi. Per tutto questo attendiamo che l’Unità di crisi possa farci arrivare il carico. Arriva qualcosa con il contagocce, ma non può bastare quando arriverà il picco”.
- 11 Ottobre 2024 -