E’ stato condannato con il rito abbreviato un vittoriese arrestato l’8 marzo scorso per rapina aggravata in concorso, minacce e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. L’imputato, di 21 anni, era collegato in audio video con il Gup del tribunale di Ragusa tramite Skype dal carcere di Ragusa dove era detenuto. Si tratta del primo processo definito con le nuove norme dettate dall’emergenza sanitaria coronavirus. Il Gup, Andrea Reale, ha condannato l’imputato a 2 anni di reclusione e 600 euro di multa, concedendogli i domiciliari. Il pm Giulia Bisello aveva chiesto la condanna dell’imputato a 3 anni di reclusione e 2.000 euro di multa. L’avvocato Enrico Belgiorno, difensore del giovane, aveva concluso l’arringa chiedendo l’assoluzione per i reati di lesioni e minacce, tesi accolta dal giudice, e l’assoluzione per rapina in concorso o, in subordine minimo edittale del reato (qualificato come non aggravato) e la concessione delle attenuanti generiche e specifiche. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 60 giorni e solo dopo il legale difensore deciderà se ricorrere in appello o meno. Il 21enne era stato arrestato insieme a 2 minorenni. I 3, secondo l’accusa, avevano rapinato e messo a soqquadro un bar nel centro cittadino di Vittoria, infastidendo anche gli altri avventori e chiedendo loro denaro. Inoltre, sempre secondo l’accusa, i giovani si sarebbero servirti da soli, bevendo liquori direttamente dalle bottiglie, minacciando il titolare e sottraendo il denaro della cassa. Ala vista delle forze dell’ordine nel frattempo intervenute, i 3 giovani avevano tentato la fuga, venendo subito raggiunti e bloccati.
- 11 Ottobre 2024 -