
Misure economiche urgenti per contrastare la crisi delle imprese per l’emergenza epidemiologica da COVID-19. È il testo dell’interpellanza che il gruppo regionale del M5s, prima firmataria la deputata ragusana Stefania Campo, ha inviato al presidente della Regione, all’assessore alle Attività Produttive e all’assessore all’Economia, a seguito dell’epidemia coronavirus, che ha travolto, com’è noto, anche l’ambito economico.
“A maggior ragione in una terra come quella siciliana che da sempre paga un gap a livello infrastrutturale e di imprese – evidenzia Stefania Campo – abbiamo ricevuto in questi ultimi giorni il grido d’aiuto da parte di numerose associazioni di categoria, tra le quali la CNA, che pur apprezzando l’operato del governo nazionale, hanno chiesto come indispensabile, per rilanciare la ripresa economica delle imprese siciliane, un intervento mirato anche da parte della Regione. Fra l’altro, un paio di settori cardini della nostra economia, come sono quello turistico-ricettivo e quello enogastronomico, soprattutto della ristorazione, sono assolutamente in ginocchio. Il rischio per tantissimi imprenditori, piccoli e grandi, è veramente enorme. Strutture chiuse, spese fisse che continuano a girare, entrate pari allo zero. Il loro appello per la dichiarazione dello “stato di crisi” deve ricevere risposte immediate e concrete”.
Le categorie produttive che si sono rivolte ai rappresentanti istituzionali, fra cui la parlamentare Campo, non sono, tuttavia, circoscritte ad alcune attività. Le richieste arrivano da tante aree territoriali e da quasi tutti i settori economici.
“Chiediamo, dunque, che venga approvata una larga ed estesa Cassa Integrazione in deroga che comprenda le imprese con meno di 6 dipendenti, azzerando altresì i consueti tempi biblici della burocrazia regionale; la sospensione di adempimenti fiscali, imposte, tasse e tributi comunali e regionali, utenze, contributi previdenziali e premi assicurativi; una moratoria di 18 mesi per il pagamento delle rate dei mutui a breve e medio termine. Ed ancora, una moratoria per il rilascio del Durc in modo da dare la possibilità alle imprese di ricevere i pagamenti; la programmazione di misure di sostegno rispetto alle perdite economiche, ai cali di fatturato e alla conseguente crisi di liquidità per documentate perdite; la predisposizione di strumenti creditizi ad hoc, in collaborazione con banche e istituti di credito, con il possibile affiancamento dei Consorzi Fidi per la parte di garanzia; l’introduzione urgentissima di una indennità a sostegno del reddito dei lavoratori autonomi e professionisti parametrato all’effettivo periodo di sospensione/riduzione dell’attività connessa all’emergenza”.
Ma le proposte del gruppo del M5s non si fermano qui.
“La Regione – prosegue la portavoce del M5s – deve disporre il rafforzamento dell’erogazione di credito alle PMI attraverso l’utilizzo del Fondo Centrale di Garanzia; il blocco/sospensione delle cartelle esattoriali notificate o da notificare (comprese le rateizzazioni in corso) da parte di Riscossione Sicilia per almeno 12 mesi; lo slittamento della scadenza per la rottamazione e riapertura dei termini; lo sblocco immediato delle pratiche giacenti presso la Crias e la deroga degli adempimenti previsti dal decreto legislativo 118/2011. Abbiamo anche chiesto, con l’atto parlamentare presentato, la sospensione delle rate relative ai prestiti e mutui erogati dalle società partecipate della Regione Siciliana; la programmazione di sussidi a quelle attività di lavoro autonomo che sono di fatto interdette al normale funzionamento o ne sia stato interdetto l’accesso alla clientela”.
Infine, rispetto al Decreto Legge n. 9/2020, del Governo Conte, che dispone misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese, Stefania Campo chiede – “L’immediata attuazione dell’art. 16 ‘indennità lavoratori autonomi’ con appositi decreti attuativi assessoriali; la riprogrammazione dei fondi comunitari da destinare, sotto forma di piano di aiuto, a sostegno delle imprese; la sospensione dei canoni per un semestre relativamente alla locazione di aree artigianali, i cui proprietari siano enti pubblici; la previsione di specifici e robusti sussidi a quelle attività agroalimentari, le cui produzioni sono soggette alla legislazione comunitaria, ovvero Dop, Igp, Stg, Doc e Docg”.
Difatti, chiosa Stefania Campo – “È inutile nasconderselo, siamo difronte ad un contesto inimmaginabile prima d’ora, le misure per il contenimento dei danni economici devono essere, quindi, straordinarie e di pari portata all’emergenza stessa. Nessun rappresentante istituzionale regionale può pensare di cavarsela con piccoli contentini o con limitate deroghe, abbiamo tutti noi il dovere morale e politico di mettere in moto tutto il possibile, ed anche ciò che ritenevamo impossibile fino all’altrieri, per il futuro delle nostre aziende e della nostra Isola. Si segua anche in Sicilia l’esempio del Governo nazionale e la determinazione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha prontamente messo in campo 25 miliardi di euro per tutto il Paese”.