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Usura, assolte due modicane e una sciclitana

Eleonora Brafa, 43 anni, Giovanna Imbergamo, 65 anni,  entrambe di Modica, e Maria Concetta Neri, 61 anni, erano state  arrestate per il reato di usura in danno di nove presunte vittime con Ordinanza di custodia cautelare del GIP di Ragusa del 22 settembre 2017, e poi   scarcerate dal Tribunale del Riesame di Catania circa un mese dopo. Il  Giudice per l’Udienza Preliminare di Ragusa, Vincenzo Infarinato,  le ha tutte assolte  perché il fatto non sussiste. Le prime due erano difese dall’avvocato Giuseppe Pellegrino(nella foto), la terza dall’avvocato Alessandro Agnello. Le cronache di settembre 2017 parlano diffusamente dei fatti.

L’attività d’indagine iniziò nel giugno 2016 ad opera dei carabinieri a seguito del suicidio di Guglielmo Delibera, trovato morto per impiccamento nella sua casa di Marina di Modica, già direttore delle Poste di Scicli, particolarmente noto in paese. Quell’episodio, risultato inizialmente di difficile inquadramento e che destò scalpore nella comunità, trovò spiegazione nelle successive attività info-investigative svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Modica. Dopo le prime captazioni informative colte dal territorio, vennero riscontrati numerosi contatti del defunto con Maria Concetta Neri. Dallo sviluppo degli elementi investigativi  emerse il ruolo delle tre donne, di cui due sono madre e figlia. I reati contestati parlavano di “radicato sistema di concessione di prestiti di denaro a tassi di interesse usurari,  sfruttando lo stato di bisogno di soggetti meno abbienti – quali agricoltori, commercianti, artigiani, casalinghe, che  si sarebbero trovati  in disastrose condizioni economiche e stretti dalla necessità di avere somme di denaro per far fronte a pregressi debiti, essendo protestati.

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