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HUMANITAS..di Pierpaolo Galota. Elezioni ex Provincia di Ragusa

La presidenza della Regione Siciliana ha stabilito che il prossimo 19 aprile 2020 si dovranno tenere le elezioni per le ex province regionali, ormai noti come Libero Consorzio Comunale o Città Metropolitane. I Liberi Consorzi Comunali o Città Metropolitane sono stati istituiti dal governo Crocetta nel 2013, si trattava di un disegno di legge per eliminare gli enti divenuti simbolo di spreco, ma che in realtà a portato a un cambiamento di denominazione, lasciando il tutto in una situazione di stallo, e conseguentemente con il commissariamento dei diversi enti.

La situazione in Sicilia è la seguente: le tre grandi province, Palermo, Catania e Messina. visto la loro grandezza sono Città Metropolitane, e quindi il sindaco di queste città assume anche l’incarico di sindaco metropolitano per diritto. In questi tre città ad aprile 2020 si procederà solo all’elezione del Consiglio Metropolitano. La situazione invece è diversa per quanto concerne gli altri sei capoluoghi di provincia, in quanto ad aprile 2020 vi saranno delle elezioni di secondo livello, in cui a votare sono chiamati i sindaci di ogni città afferente ai rispettivi liberi consorzi, e i rispettivi Consigli comunali. Queste persone, a nome dei cittadini, avranno l’incarico e l’onere di scegliere il Presidente e il Consiglio del Libero Consorzio Comunale.

Le elezioni riguarderanno la bellezza di 390 comuni siciliani, tranne quelli che sono commissariati in quanto sciolti per mafia. Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa si ritrova ad essere il più piccolo tra tutti, infatti il numero dei comuni è di appena 12, di cui uno Vittoria commissariato, e quindi alle elezioni parteciperanno in 11 comuni: con l’esattezza l’elettorato sarà composto da 11 sindaci, e 175 consiglieri. Secondo la legge regionale «sono candidabili a Presidente del Libero Consorzio comunale i sindaci dei comuni appartenenti allo stesso libero consorzio comunale, il cui mandato scada non prima di diciotto (18) mesi dalla data di svolgimento delle elezioni», ma legge continua dicendo che in sede di prima applicazione, la soglia minima della scadenza scende a dodici mesi.

Dunque sorge spontanea la prima domanda: ma chi può essere eletto nel territorio ibleo? Bisogna precisare che per il territorio ibleo come presidente del Libero Consorzio Comunale possono essere eletti solo i sindaci in carica, mentre come consiglieri possono essere eletti i sindaci e i consiglieri comunali in carica.

Analizzando la situazione dei futuri presidenti, risulterebbero tutti in corsa tranne il Sindaco di Ispica, Muraglie Pierenzo, in quanto eletto nel 2015, e quindi per il regolamento già citato, non potrebbe concorrere alla carica di Presidente.

La situazione dei Sindaci, nel dettaglio, è la seguente: Acate: Giovanni Di Natale, in carica dal 2018; Monterosso Almo: Salvatore Pagano, in carica dal 2017; Giarratana: Bartolo Giaquinta, in carica dal 2017; Scicli: Vincenzo Giannone, in carica dal 2016; Pozzallo: Roberto Ammatuna, in carica dal 2017; Ragusa: Giuseppe Cassì, in carica dal 2018; Modica: Ignazio Abbate, in carica dal 2018, Chiaramonte Gulfi: Sebastiano Guerrieri, in carica dal 2017; Santa Croce Camerina: Giovanni Barone, in carica dal 2017; Comiso: Maria Rita Schembari, in carica dal 2018; e Ispica: Muraglie Lucio Pierenzo dal 2015.

Nell’anno precedente si parlava già di elezioni e di possibili candidati alla presidenza, in particolare in vista della tornata del 30 giugno 2019; alcuni sindaci avevano iniziato a muovere le acque in vista di una possibile candidatura, anche se poi tutto è saltato, essendo state rinviate le elezioni al 2020.

Chi potrebbe essere il candidato ideale a questa carica? Si candideranno tutti? Oppure ci saranno alleanze? Lo scorso anno avevano avanzato interesse alla presidenza sia Ignazio Abbate, sindaco di Modica, che lavora da tempo al progetto; ma anche Giuseppe Cassì, sindaco di Ragusa, aveva manifestato ufficialmente la sua volontà a concorre a questa carica, come pure lo stesso Vincenzo Giannone, sindaco di Scicli, aveva avanzato pretese per tale carica, scendendo in campo in nome di un cartello politico di centro sinistra a cui si rifanno anche altri sindaci del territorio.

Vedendo i nomi che circolano da tempo su tale questione, sorgono liberamente alcune domande: il Sindaco, che verrà eletto, riuscirà a conciliare gli impegni istituzionali già intrapresi con i nuovi che verranno, in particolare se questo è Sindaco di città grandi? Oppure il Presidente va scelto tra i sindaci dei comuni più piccoli? Queste elezioni avranno qualche colore politico in particolare? Quali caratteristiche deve avere il futuro Presidente? Cosa dovrà fare esattamente il Presidente del Libero Consorzio Comunale: occupare uno scranno, presiedere qualche riunione, presenziare eventi? Oppure dovrà rimboccarsi le maniche per creare realmente azioni mirate al bene comune dei cittadini del Libero Consorzio?

Il Presidente del Libero Consorzio e il suo Consiglio dovrà prendere realmente in mano la situazione del territorio, non dovrà favorire soltanto il suo comune, anche se questo è un dato scontato. Dovrà far crescere ancora di più il territorio ibleo, che seppur piccolo, è il motore economico di questa Regione, e non potrà essere gestito con superficialità.

C’è bisogno di leggere la situazione che vive il territorio non solo in chiave politica, ma anche economica e sociale, il territorio ha bisogno di linfa nuova, ha bisogno di essere rimesso in sesto a partire dalle basi e quindi dalla società, e in particolar modo dai giovani. Bisogna creare azioni concrete per i giovani, che stanno fuggendo a malincuore da questa terra, perché le speranze di futuro sono sature. Bisogna abbandonare i campanilismi e metterci il cuore per operare per un avvenire migliore. Il futuro Presidente, e il consiglio che lo accompagnerà, sempre se si faranno queste elezioni, dovrà pensare a rilanciare questa terra per renderla sempre più “la terra impareggiabile” così come Quasimodo scriveva in una sua splendida poesia.

Il 19 aprile 2020 non è tanto lontano, bisogna iniziare a progettare e pensare uno splendido futuro per il territorio.

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