Replicano i parlamentari Nino Minardo e Orazio Ragusa al sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, che aveva ritenuto “un atto ostile” il passaggio alla Lega di Salvini da parte della consigliera comunale Maria Malfa, componente della lista a lui intestata. “Cassì – dicono in una nota congiunta i due massimi esponenti del partito di Matteo Salvini – confonde il suo ruolo di primo cittadino, con l’essere ‘padrone delle scelte altrui’, come se l’essere ‘primo’, lo autorizzasse a dire, fare e disfare su tutto e tutti. Come spiegare altrimenti le sue odierne esternazioni sulla legittima e volontaria adesione alla Lega della consigliera Maria Malfa? Definisce “ostile” che un partito politico faccia reclutamento nel gruppo consiliare che porta il suo nome…delitto di lesa maestà di cui siamo pronti a chiedere venia, anche inginocchiandoci sui ceci e che, speriamo, possa risolversi con la reprimenda mediatica e non con punizioni corporali! Piuttosto, ‘ostile’ è stato il comportamento suo e di buona parte della sua maggioranza nei confronti di Maria Malfa, tanto da costringerla, è bene ricordarlo, a dimettersi da vicepresidente del Consiglio Comunale, per quella dignità che non difetta a Maria Malfa, sistematicamente calpestata da atteggiamenti indecorosi di sufficienza istituzionale nei suoi confronti. Sul presunto ‘sgarbo personale’ di quella che il sindaco di Ragusa, poco elegantemente, definisce “azione di reclutamento”, non preceduta da una “chiamata da parte dei responsabili – leggiamo testualmente – di quel partito”, sarebbe meglio stendere un velo pietoso se non fosse che, evidentemente, il SuperEgo di Cassì, deve avere subito uno smacco tale dalla scelta di Maria Malfa, che il livore gli si è trasformato in parole in libertà… Il terzo passaggio dell’esternazione, poi, è una perla da tramandare ai posteri: “Che il passaggio alla Lega di un consigliere del mio gruppo, di cui peraltro non conosco le future intenzioni, non intacchi minimamente l’autonomia e la trasversalità rispetto ai partiti e ai movimenti del mio progetto politico, è una certezza”. Suo gruppo… Il sindaco, lo ha acquistato o cos’altro? Dimentica che proprio i componenti di quel gruppo -tutt’altro che suo ma di ognuno che vi ha preso parte e specialmente Maria Malfa con i suoi tanti consensi- l’hanno trascinato là dov’è adesso, nel prestigioso ruolo di Sindaco. Cassì, poi, autonomo ai partiti? Ma abbiamo le traveggole o ha appena nominato un assessore palese espressione proprio di un partito politico? Un’autonomia anomala la sua, a doppia velocità: quando conviene e quando no”!
3 commenti su “Nino Minardo e Orazio Ragusa: “Le lezioncine del sindaco Cassì””
signor sindaco…la politica e’ dinamica non statica..stia sereno
Guarda caso fanno reclutamento lontano dalle proprie città. Ad oggi non mi risulta nessun consigliere di modica e scicli che abbia aderito. Chissà perché……..
“Va dove ti porta il vento”. Comprendiamo che la VERGOGNA è un sentimento in via di estinzione, compensato dal mettersi a favore di vento. Poi c’è la dignità di ogni persona, ma questo è un altro discorso.