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Ragusa, omicidio Zarba. Escussi per 4 ore in Assise gli inquirenti

Audizione dei primi testi di accusa davanti alla Carte d’Assise dove si celebra il processo per l’omicidio di Maria Zarba, per il quale il marito Giuseppe Panascia, 74 anni, è accusato. I figli, attraverso l’avvocato Fabrizio Cavallo del Foro di Catania, si sono costituiti parte civile contro il padre, unico indagato. Maria Zarba, 66 anni, ex moglie, fu massacrata con un corpo contundente l’11 ottobre dello scorso anno nel centro storico di Ragusa. Il pubblico ministero Giulia Bisello, ha escusso per quattro ore gli agenti della Squadra Mobile, compreso l’allora dirigente Nino Ciavola, i quali hanno riferito sull’esito delle indagini, soffermandosi sulle tracce di dna della vittima trovate dalla Scientifica di Palermo sull’auto e sui vestiti di Panascia ma anche sulle immagini estrapolate dalle registrazioni della videosorveglianza di un B&B di Via Giambattista Odierna che riprendevano l’arrivo e l’ingresso dell’imputato nell’abitazione della donna e tutti i movimenti. Si è parlato anche dei tabulati telefonici di persone coinvolte a vario titolo nella vicenda.
Il difensore di Panascia è l’avvocato Enrico Platania del Foro di Ragusa. Il processo riprenderà il prossimo 21 gennaio, quando saranno sentiti due nipoti della vittima, tra cui quello che risiedeva con Maria Zarba e che lanciò l’allarme. I due coniugi erano separati da tempo.

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