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Ivana Castello(Pd): “La città ha vissuto l’allerta ChocoModica e l’allerta monnezza”

“La città ha vissuto in questi giorni l’allerta «ChocoModica» e l’allerta «monnezza». Lo sostiene il capogruppo del Partito Democratico, Ivana Castello, secondo la quale le manifestazioni di ChocoModica  hanno meravigliato un po’ tutti: l’afflusso delle persone è andato oltre ogni più rosea aspettativa. “Allo stesso tempo, però – dice – parecchi abitanti hanno dovuto pagare una sorta di prezzo figurato, poiché hanno trovato le strade impedite o hanno dovuto chiedere speciali permessi per raggiungere (in macchina) le loro abitazioni.  Altra meraviglia suscita «l’allerta immondizia». Si colloca all’interno della vertenza arretrati che da alcuni mesi il Comune manca di pagare al personale IGM. Gli operai    danno atto al Sindaco di avere già pagato, da allora, la mensilità di agosto e che oggi dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) pagare quella di settembre. Avevano chiesto, però, la disponibilità dell’aula consiliare per discutere di un paio di problemini che stanno a cuore a tutti (o quasi), ovvero luci ed ombre dell’igiene urbana a Modica e la regolarizzazione dei pagamenti al personale IGM”.

La domanda fu presentata il 28 novembre e il 3 dicembre è stata recapitata la risposta negativa.

“Tralasciando qualche altro discutibile aspetto, la motivazione del diniego non può non suscitare serie perplessità. Che significato deve attribuirsi all’espressione secondo cui non si rilascia l’autorizzazione «poiché non è abitudine di questa Presidenza» rilasciarne? Si accampa, dunque, un’abitudine, che è fatto personale della Presidente del Consiglio, e si dimentica che il Municipio è la «casa» (spesso anche in senso patrimoniale) «dei cittadini». Non a caso ho accennato alle difficoltà di tornare al proprio focolare da parte di taluno rimasto impigliato nelle restrizioni cioccolattiere. Oggi a Modica abbiamo l’allerta abitazioni, potrebbe dirsi con una boutade, perché il popolo non è più padrone (per fortuna limitatamente alla festa della cioccolatta) né delle proprie abitazioni, né di quella comunale. Dobbiamo considerarci espropriati? E dire che gli operai IGM, discutendo coi consiglieri, avrebbero potuto ricevere e dare, a un tempo, il loro apporto per risolvere i problemi dell’igiene cittadina, tra cui anche quello dei pagamenti tardivi. In ogni caso il personale IGM, dopo aver lavorato con senso di responsabilità durante il Chocomodica, ha proclamato due giornate di sciopero per il 13 e il 14 di dicembre”.

 

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2 commenti su “Ivana Castello(Pd): “La città ha vissuto l’allerta ChocoModica e l’allerta monnezza””

  1. Salve, mi complimento con il Consigliere Ivana per la sua pronta disponibilità nel ricordare i problemi per tante famiglie, Le chiedo oltre a fare la sua osservazione politica, offra alla città per prima e poi a questa Amministrazione la soluzione del problema, apparentemente semplice ma in fondo complicata gestita sia di amministrazione di sinistra che di destra. Facile a dire e difficile a gestire . Penso che nessuno vorrebbe mettere in difficoltà tante famiglie, sempre che è la famiglia che muove la economia. Ma neanche non facendo nulla possa risolvere qualcosa. Secondo me il problema non è solo e dentro il comune, ma pure dallo Stato che taglia e demanda servizi ai comuni, che arrancano nel cercare o fare. Non giustifico nessuno, ma parto dal presupposto che ognuno di noi può fare qualcosa. La prima cosa che farei io direi sono apposto con i pagamenti? A limite rateizzo e pago piano piano. Poi mi siederei al banco dei bilanci e troverei una soluzione ad ogni singolo problema. Facile se blocco la somma pagamento stipendi, la somma dei servizi sociali, la somma delle spese ordinarie, avrei un probabile fetta di moneta che posso fare qualcosa per la città. Se il comune o lo stato permettesse alle famiglie di farsi un mutuo senza troppe garanzie di tassi elevati si otterrebbe circolazione monetaria, in quanto ufficio urbanistico sollecitato a completare i progetti con i relativi pareri e di conseguenza moneta. Insomma si può fare tanto e con l’aiuto di tutti. Saluti

  2. Condivido il pensiero di Ivana Castello e del commentatore Gino. Non si può dire di meglio. In particolare volevo attenzionare l’affermazione di Gino (che condivido) “La prima cosa che farei io direi sono apposto con i pagamenti? A limite rateizzo e pago piano piano”, questo non è altro che l’affermazione di Marcello Medica che madestramente ha sparato in piazza, e suo malgrado è stato attaccato e disprezzato da tutti i cittadini (p.s. Marcello, i grillini non lo avrebbero mai detto, i grillini sono sempre con i cittadini, non esiste saggezza nella loro politica, solo rabbia e astio contro chi governa o amministra se non sono loro stessi a governare o amministrare, questa è la loro essenza). Chi ha letto, almeno uno dei miei commenti conosce la mia avversità al m5s ed al loro qualunquismo e populismo inutile e distruttivo, ma lui aveva detto bene, forse aveva tralasciato che il Sindaco (tanti, malpensanti, pensano che sia un suo compare, ma come diceva qualcuno, a volte a pensare male si indovina) che ha fatto in questi 7 anni una politica dissennata… Medica questo non lo ha detto, ma il fatto che esista una evasione enorme è la pura realtà che tanti Modicani (in particolare gli evasori) non accettano, tirando fuori la carta che non possono pagare (già, non possono pagare, fessi sono quelli che anche facendo personali debiti pagano lo stesso e rispettano le regole), mai nessuno che si sia ribellato contro tutti gli sprechi, feste, festicciole e sagre che servono per ammansire una popolazione lenta a comprendere. Finisco con un solo appunto su una frase di Gino: “Se il comune o lo stato permettesse alle famiglie di farsi un mutuo senza troppe garanzie di tassi elevati si otterrebbe circolazione monetaria”, questa purtroppo è un’idea assolutamente sbagliata, eliminare le garanzie per i mutui in un paese come il nostro di furbi ed imbroglioni, ci porterebbe velocemente alla bancarotta, e poi ridurre i tassi di interesse non sono delle scelte indipendenti ma sono collegate alla complessità della politica e dell’economia.

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