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Proposta dimensionamento scolastico del Sindaco di Modica. “1300 alunni alla “Carlo Amore” di Frigintini e sottodimensionamento pesante in Città”

Possibile che la dislocazione della popolazione scolastica di una Città di 55 mila abitanti  con un territorio  vastissimo, debba ruotare attorno all’esigenza di mettere al sicuro l’autonomia di un Istituto a discapito di altri?   E’ una domanda che pone il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Emanuele Cavallo, ritenendo che tutte le manovre sembrano finalizzate a rafforzare l’autonomia di un Istituto Scolastico che da solo conterebbe poco più di 500 alunni a servizio della bellissima Frazione di Frigintini.  “A seguito della proposta del Sindaco di Modica – dice Cavallo – la “Carlo Amore” diventerebbe l’Istituto Comprensoriale più grande della Città   con 1300 alunni circa.

E tutto ciò con un cinismo esemplare. Sono previsti, infatti, smembramenti e accorpamenti che hanno come prima conseguenza pesantissimi disagi per gli alunni, per le famiglie e per il personale ausiliario e amministrativo.

Gli alunni avrebbero il disagio della discontinuità didattica, in quanto gli insegnanti non  li seguirebbero negli Istituti accorpanti.

I genitori si troverebbero a percorrere distanze considerevoli per compiere le incombenze burocratiche e il personale ausiliario e amministrativo oltre a non seguire gli alunni negli Istituti accorpanti sarebbero costretti a presentare istanza di mobilità per sopravvenuto esubero.

L’obiettivo, chiaro ed inequivocabile in assenza di una spiegazione logica, è quello di mantenere sovradimenzionato anche in futuro l’Istituto  “Carlo Amore”, con la conseguenza, per esempio, che l’istituto comprensivo di Modica Alta, quartiere di 13 mila abitanti, verrebbe smembrato e accorpato a chissà quali istituti. Modica Alta, già penalizzata e sempre più isolata potrebbe subire un nuovo colpo, un nuovo corso di desertificazione,  dovuto alla paventata volontà dei genitori, già costituitisi in comitati spontanei, di non iscrivere, per il  prossimo anno scolastico, i propri figli all’Istituto “Carlo Amore”. E’ il caso degli alunni che frequentato il plesso di Santa Teresa che secondo il piano proposto dal Sindaco Abbate verrebbe accorpata a Frigintini unitamente al plesso di S. Elena. Il Dirigente Scolastico della “Carlo Amore” si ritroverebbe con più di 200 richieste di nulla osta e a gestire tensioni tra i genitori e l’Istituto Scolastico.  Seconda conseguenza – conclude –  di questa distribuzione sarebbe quella che l’Istituto Comprensoriale di Santa Marta, la cui sede è nel cuore della Città, a cui, ad oggi, fa capo il plesso di S. Elena, verrebbe fortemente sottodimensionata a tal punto da metterne a rischio la propria autonomia. Ed in questa ipotesi che si presenterebbe il problema per il personale ausiliario e amministrativo che si troverebbe in una condizione di esubero sopravvenuto e costretti a scegliere Istituti fuori Città”.

 

Il Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia  ritiene necessaria una riflessione, finalizzata a trovare una soluzione condivisa e soprattutto equilibrata, che faccia vivere le famiglie, gli alunni e il personale delle scuole in uno stato di serenità, condizione  necessaria per raggiungere il massimo profitto.

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