Il Tribunale per il Riesame di Catania ha accolto parzialmente il ricorso degli avvocati Salvo Maltese e Luigi Iaia, difensori del modicano Marcello Cannizzaro, 55 anni, arrestato lo scorso 7 novembre dai Carabinieri in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre soggetti, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Ragusa, Andrea Reale, su richiesta della Procura, per furti aggravati commessi nel territorio di Ispica. I magistrati etnei hanno ammesso l’uomo ai domiciliari consentendogli di lasciare il carcere, dove, invece, sono ancora detenuti gli altri due, Noureddine Rachid, 55 anni, Alì Ben Assen Chalbi, 49 anni.
L’attività investigativa ha preso le mosse da diverse denunce ed aveva ondotto a comprendere come i tre soggetti fossero attivi, di fatto ogni notte, nel furto di centinaia di chili di prodotti ortofrutticoli (pomodori, zucchine, melanzane) che venivano ricollocate nel mattino successivo sul mercato ortofrutticolo di Modica. Le indagini hanno permesso di riscontrare una decina di episodi nei quali il gruppo criminale avrebbe mostrato organizzazione, capacità di vendere il prodotto nonché accordo consolidato sulla spartizione del profitto. Nel mese di febbraio, uno degli episodi culminò anche nel riscontro eclatante di un arresto in flagranza eseguito per un furto che uno dei sodali stava compiendo nelle campagne di Ispica. L’organizzazione, seppur molto semplice, era consolidata e prevedeva l’ordine di “acquisto” da parte del soggetto modicano, l’operazione furtiva messa in atto dai due stranieri, la successiva cessione dietro pagamento del prezzo al cittadino italiano che la mattina collocava i prodotti sul mercato ortofrutticolo di Modica.