
Il Pd ha dichiarato la propria contrarietà alla realizzazione dell’impianto di biometano da realizzarsi in Contrada Bellamagna dettata dalle peculiarità del luogo (piano paesaggistico e vicinanza a centri abitati) e dalle dimensioni dell’impianto che di fatto ha caratteristiche industriali.
“L’incontro con il sovraintendente nei fatti conferma quanto sostenuto in aula dal Pd e in particolare dal consigliere Spadaro sulla necessità di un parere della Sovraintendenza sulle opere da realizzare. Le prescrizioni rilasciate dall’Arpa – spiega il Partito Democratico – come ampiamente illustrate in aula dal nostro capogruppo Castello – indicano il grado di rischio di un impianto di queste dimensioni e rafforzano il giudizio di inidoneità all’istallazione vicino a luoghi abitati.
Nessun pregiudizio nei confronti degli impianti di biometano né nei confronti dell’impresa ma si rende necessaria una visione strategica del proprio territorio e un coinvolgimento dei comuni viciniori: un impianto di dette dimensioni deve essere collocato in una zona adeguatamente distante dai centri abitati e deve essere accompagnato dalla previsione di adeguate infrastrutture viarie. In questo modo quello che oggi è oggettivamente un problema si trasforma in una soluzione per lo smaltimento dei sottoprodotti agricoli nonché in una risorsa data la produzione di una fonte di energia pulita”.
Per il Pd, l’incontro dei sindaci presso il Sovraintendente è solo un piccolo passo in avanti ma non è ancora risolutivo: occorre, infatti, che il Comune di Modica sospenda in autotutela l’autorizzazione a costruire; lo si è chiesto fortemente e da più parti in aula, lo ribadiamo in questa sede. Pur apprezzando la dichiarata volontà della ditta privata di non dare inizio ai lavori se non dopo l’esito dell’incontro col sovrintendente, è l’ufficio comunale ad avere il dovere di procedere alla sospensione.














3 commenti su “Modica, il Pd contro impianto biometano in Contrada Bellamagna”
Ormai è conclamato il fatto che il sito per l’impianto in questione sarebbe stato scelto per la immediata vicinanza alla rete snam, mi chiedo e vi chiedo se esistono o non esistono altri siti idonei ove realizzare l’industria lungo tutto il tratto che porta la rete snam da modica a Pozzallo?
Ma cambiando sito, poi, non è che si lamentano gli abitanti dell’altro sito scelto…? tutti sono d’accordo ma sul terreno degli altri, sul territorio degli altri. Questa è la grandezza italiana, purtroppo. Egoismo allo stato puro.
Senza tener conto del fatto che poi per arrivare alla rete SNAM dovranno passare necessariamente per un’area tutelata da vincolo. Da qui probabilmente il fatto di aver annullato la prima autorizzazione concessa per corregerla subito dopo con la successiva che dichiara l’opera di “publica utilitá, indifferibilitá e urgenza”.
Secondo me con questo comportamento in aperto contrasto col buon senso politico e a tanta parte della popolazione da lui amministrata, il nostro sindaco sta dimostrando di pensare apertamente al futuro: il suo.