Antonio Azzarelli. Cinquantotto anni. Se n’è andato in silenzio. Il dribbling in velocità per superare il diretto avversario questa volta non gli è riuscito. Se n’è andato in silenzio dopo avere fatto tutto il possibile per fermare l’avversario di maglia nera vestito, irriducibile, subdolo. Se n’è andato con il sorriso di ragazzo sereno e perbene stampato sul volto.
Da giornalista sportivo l’ho seguito nella sua crescita di calciatore dotato tecnicamente e fisicamente. Ragazzo di straordinarie doti umane e morali, aveva tutte le carte in regola per farsi largo in un mondo professionale ove non è facile affermarsi. Ha giocato a buoni livelli, il bravo e mite Antonio. Certo è che avrebbe meritato più fortuna.
Piangono per lui la moglie e i quattro figli, la famiglia d’origine, i suoi ex compagni di squadra, gli amici, i conoscenti e quanti lo hanno conosciuto sui vari campi di calcio. Piange per lui l’intera comunità locale.
I funerali saranno celebrati domani, alle 15,30, nella chiesa Madonna del Rosario.
- 25 Gennaio 2025 -