Un anno e 4 mesi di reclusione per corruzione elettorale sono stati inflitti a Giovanni Moscato, ex sindaco di Vittoria. E’ stato, invece, assolto Francesco Cannizzo, ex assessore comunale. Il processo col rito abbreviato si è celebrato davanti al Gup di Ragusa, Stefano Montoneri. La pubblica accusa aveva chiesto per l’ex sindaco a due anni e per Francesco Cannizzo un anno. Il procedimento riguarda l’inchiesta «Exit poll» per la quale c’è la richiesta di di rinvio a giudizio per 10 persone, e riguarda lo scambio elettorale politico-mafioso, corruzione elettorale, falso in atto pubblico e fu una delle indagini che portò allo scioglimento per mafia del Comune di Vittoria.
L’indagine venne coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catania e delegata alla Guardia di finanza. Rinviati a giudizio tutti gli altri indagati. Nell’inchiesta sono coinvolti con l’ipotesi accusatoria del 416 ter, (voto di scambio politico mafioso) l’ex sindaco Giuseppe Nicosia, l’ex consigliere provinciale Fabio Nicosia, Giombattista Puccio, Venerando Lauretta e Raffaele Di Pietro. Per corruzione elettorale sono invece stati indagati Giuseppe Nicosia, Fabio Nicosia, Raffaele Giunta, Raffaele Di Pietro e Vincenzo Gallo, mentre l’ex assessore della giunta Nicosia, Nadia Fiorellini sarebbe stata indagata per falso in atto pubblico (assieme a Fabio Nicosia, Raffaele Giunta e Raffaele Di Pietro).













